Quando mi chiedono cosa sia per me la vita, rispondo sempre nella stessa maniera: «Un meraviglioso percorso alla scoperta di noi stessi». Ora, così come per un viaggio, è fondamentale scegliere prima di tutto la meta verso cui andare e poi acquisirne le necessarie informazioni per muoversi nel modo migliore; nella vita gli obiettivi non sono altro che le destinazioni verso cui rivolgere la nostra energia e il nostro entusiasmo. Senza uno scopo la vita perde di significato e di valore, l’individuo perde gradualmente le proprie energie e comincia a sentirsi disorientato e privo di speranza. Conoscete tutti il detto “chi di speranza vive disperato muore”, io sono completamente contrario perché, per me, è la speranza la linfa vitale; senza di essa non si potrebbero superare guerre, carestie, malattie, critiche ricevute, cadute e difficoltà di ogni genere.
La speranza è come una lanterna accesa in una notte buia in attesa che l’alba scacci via le tenebre e privarcene vorrebbe dire spegnere l’unico bagliore di luce che ci può far sopravvivere al buio intenso. La storia è piena di tentativi da parte di dittature di annichilire la speranza riducendo l’individuo a una semplice marionetta facilmente gestibile e anche oggi si vuol far credere che il futuro sia privo di qualsiasi possibilità. Io credo invece che viviamo in un’epoca ricca di occasioni, la tecnologia mette sul mercato prodotti nuovi e solo negli ultimi dieci anni un gruppo di giovani intraprendenti e ricchi di fiducia per il futuro ha cambiato il modo di comunicare, dando a tutti noi nuove risorse da cui attingere. Purtroppo uno degli errori che in genere si commette è proprio quello di non porsi dei propositi per la vita; a volte perché non ci è stato insegnato, spesso perché lo si trova inutile e stupido.
La cosa importante è saper guardare nella giusta direzione e gli obiettivi servono proprio a questo: ci danno dei punti di riferimento verso cui spostare la nostra attenzione altrimenti brancoleremo nell’incertezza. Ho già detto nei precedenti articoli che il nostro potenziale va dove poniamo la nostra attenzione; tutto ciò avviene perché ogni essere umano possiede un vero e proprio sistema di ricerca interna chiamato Sistema Reticolare Attivatore o più semplicemente RAS. Grazie a questo sistema, i milioni di dati che raccolgono i nostri sensi vengono filtrati a seconda dei nostri interessi e dei nostri paradigmi.
E’ un sistema di vitale importanza perché ci consente di non “impazzire”; se le informazioni non fossero prima filtrate, ne arriverebbero così tante che non saremmo in grado di gestirle. Tale sistema è utilissimo nel momento in cui lo si guida nel modo migliore e cioè quando siamo focalizzati su ciò che vogliamo e non su quello che non vogliamo; in questo modo ci arriveranno solo informazioni utili per i nostri scopi, ma allo stesso modo se la nostra attenzione è rivolta alle difficoltà il RAS, essendo imparziale, ci ricercherà tutte le informazioni che avalleranno il problema. Per capire come funziona, basta pensare alle volte in cui avete immaginato qualcosa per esempio da acquistare, come una macchina o un vestito, e improvvisamente vi sembrava di vedere quella cosa ovunque. Non è una coincidenza, ma è proprio la RAS in funzione.
Ogni momento questo meccanismo è in azione e costantemente ci aiuta o ci danneggia; gli obiettivi servono a mantenere la concentrazione verso quello che vogliamo ed è importante scriverli su carta o su tavole (le tavole delle visioni) dove affiggere le immagini delle cose che si vogliono ottenere. Tutto ciò che desideriamo deve ovviamente essere realistico, intendendo per realistico qualcosa che non ci scoraggi nel momento in cui i tempi di realizzazione si dovessero dilatare. Mi spiego meglio con un altro esempio: se decidete di acquistare un’auto e la vostra attuale situazione economica è appena sufficiente per il sostentamento quotidiano, sarebbe preferibile iniziare a pensare non a una Ferrari bensì a un’auto meno eccessiva, non perché non sia possibile ottenerla ma perché – oltre a una vincita milionaria – ci vorrebbero una concomitanza di situazioni per realizzarlo e questo potrebbe demotivarvi; ragion per cui sarebbe preferibile porsi prima risultati intermedi, la cui realizzazione sarebbe da stimolo per continuare il processo e raggiungere il proprio sogno. Secondo alcuni studi, effettuati su studenti universitari, con parità di preparazione, si è scoperto che dopo diversi anni chi di loro aveva obiettivi chiari e scritti registrava un reddito doppio o addirittura triplo di chi invece non ne aveva. Allora cominciate a prendere in mano la vostra vita dandovi una direzione, immaginatevi come un naufrago che vedendosi circondato da una distesa infinita di acqua si sente oppresso e impaurito, però appena vede in lontananza terra comincia a rianimarsi e con entusiasmo si dirige verso la nuova meta, quella che tutti abbiamo il diritto di raggiungere.
Carmine Caso