Liberati dalle emozioni negative e inizia a vivere

Le emozioni negative sono come una prigione. Esse ci tengono in trappola impedendoci di vivere appieno. Ma come liberarci dalla rabbia, dalla paura e dal dubbio?

Ho sempre visto la vita come un viaggio e nel corso del tempo tale visione non è mai cambiata; anzi, tutte le esperienze fatte hanno avvalorato questa idea. Così come in un viaggio vediamo posti nuovi e incontriamo tante persone, allo stesso modo nel corso della nostra esistenza entriamo in contatto con individui diversi e dobbiamo affrontare varie situazioni. Il bello sta nel non sapere quali saranno le nuove esperienze e chi incontreremo, proprio come non si può conoscere in anticipo cosa proveremo nel visitare altri luoghi e incontrare gente magari di culture diverse dalla nostra.

©Olly - Fotolia.com
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La cosa importante nella vita, così come in un viaggio, è essere ben equipaggiati, cioè avere con noi l’occorrente che ci serve durante il tragitto; lo stesso è necessario fare nella vita per portare dentro di noi quello che ci occorre per stare bene. Il problema, ahimè, è che spesso quello che tratteniamo dentro di noi non è sempre utile. Anzi, il più delle volte queste cose che portiamo con noi rendono il nostro percorso più complicato di quello che è in realtà. Ovviamente mi riferisco alle emozioni negative, cioè a tutte quelle sensazioni nocive che ci privano della nostra energia e non ci fanno procedere alla giusta velocità.

Da cosa capiamo che dentro di noi sono presenti emozioni negative? Semplicemente dal modo in cui percepiamo la vita. Due sono i modi in cui si affrontano le esperienze e cioè dichiarandoci Responsabili o Irresponsabili di quello che ci accade. Sì, è il senso di responsabilità o la mancanza di esso a fare la differenza. Ci sono individui che accettano quello che capita senza accusare gli altri o il destino o la fortuna, perché loro sono consapevoli di essere gli artefici di quei risultati. La maggior parte della gente, invece, colpevolizza l’esterno, cioè la propria famiglia, la società o gli amici, perdendo così forza e conseguentemente libertà.

752 U21pbGllcywgc2V0IDMuanBnAl contrario, mantenendo il controllo sulla nostra vita, ci sentiamo più positivi, forti e sereni; proviamo in poche parole emozioni positive e un senso di pace. Dando la responsabilità all’esterno, non siamo in grado di fare la differenza e ci sentiamo controllati. Proviamo la sensazione di vivere in trappola, ma la nostra prigione non è stata costruita dagli altri bensì dalle nostre emozioni negative; due su tutte? La paura e il dubbio; in realtà ci mancano le certezze perché pretendiamo che siano gli altri a darcele, senza mai indagare su noi stessi, e ben presto dalla paura e dal dubbio nascono la frustrazione, il risentimento e la colpa. Persistendo in questo stato mentale, finiamo per essere colpiti da quella che è la peggiore delle emozioni negative: la rabbia. Provare costantemente rabbia provoca malattie, se rivolta all’interno, e rottura di rapporti, se rivolta all’esterno.

Un po’ tutti abbiamo provato questo stato d’animo e, quindi, sappiamo bene come ci si sente quando siamo in balia di tali emozioni. Le cause che ci spingono a provare questi sentimenti sono quattro; la prima è la giustificazione, cioè la tendenza a spiegare a noi stessi o ad altri il perché proviamo questa emozione negativa. L’atto di motivare la rabbia è dovuto al fatto che, essendo coerenti, noi dobbiamo dare delle spiegazioni, sempre. Quindi, si comincia a dare giudizi e a condannare le situazioni e le persone alimentando così la rabbia; al contrario astenendoci dal formulare giudizi e dal mandare sentenze manteniamo il controllo mentale su noi stessi e la tensione resta bassa. La seconda causa della rabbia è il prendere le cose che accadono sul personale, ovvero ci s’identifica con il risultato o con l’evento accaduto.

Ci si valuta in funzione dei risultati e il nostro stato emotivo dipenderà esclusivamente da come sono andate le cose. In poche parole l’elemento esterno avrà il totale controllo su di noi. In questo caso, per liberarsi, è importante mantenere un certo distacco sulle cose; guardando dall’esterno la situazione (senza lasciarci coinvolgere) si è più obiettivi e sinceri e non ci si sente in pericolo. Terzo elemento che ci porta a provare emozioni negative è la mancanza di considerazione.

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Vi arrabbiate perché non vi sentire rispettati da chi vi circonda e perciò dipendete dagli altri, come se il loro giudizio fosse necessario per voi. Per liberarvi da questa tendenza, basta che capiate che le persone non trascorrono il loro tempo a soffermarsi su di voi perché sono totalmente concentrati su loro stessi e quindi preoccuparvi della loro opinione serve solo a privarvi della vostra energia. Infine, l’ultima causa delle emozioni negative è la tendenza a incolpare gli altri o le circostanze; è facile incolpare l’esterno ma è inutile perché quest’abitudine da vittima farà nascere in voi rabbia e frustrazione senza migliorare la vostra condizione.

Per natura siamo abitudinari e, quando ammettiamo di essere i responsabili delle cose che ci succedono, possiamo ottenere quello che vogliamo. Ricordate: il potere è in voi ma per manifestarlo è fondamentale essere centrati e valutare le situazioni nel loro perfetto equilibrio, poiché tutte le circostanze della vita hanno in sé un aspetto positivo e uno negativo: l’euforia e l’angoscia sono entrambe sbagliate; esse ci fanno essere sbilanciati e in balia delle emozioni negative. Solo una totale presa di posizione sulla vostra vita vi farà sentire veramente integri e autentici.

Carmine Caso

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