I Magi erano uomini saggi venuti da Oriente che, facendosi guidare da una stella, giunsero alla Grotta di Betlemme, dove alloggiavano Maria, Giuseppe e il Bambino Gesù. Secondo la tradizione, tutto questo avvenne il 6 gennaio ma i Vangeli canonici non specificano la data. Questi tre uomini portarono in dono al Messia Oro, Incenso e Mirra. Mi sono soffermata sull’Incenso e sulle sue proprietà, oggi parlerò della Mirra e a breve dell’Oro. Perché i Magi regalarono questa preziosa resina a Gesù? La Mirra nell’antico Egitto era usata per conservare il corpo del faraone, di conseguenza, per alcuni storici, la presenza di questa gommoresina, che cresce in Arabia e in Africa, in un momento lieto come la natività potrebbe preannunciare la morte cruenta di Gesù.
Tuttavia la Mirra ha un altro significato che va ricercato proprio nelle proprietà dell’olio essenziale, il quale un tempo era utilizzato per mantenere la consapevolezza della propria essenza divina e per sostenere questo stato di grazia. Infatti, in ogni simbolo del Natale si fa riferimento alla natura divina del Cristo. L’olio essenziale di Mirra è indicato anche per le persone che hanno paura di esprimere i propri sentimenti, stimola l’azione, aiuta a dimagrire, allevia le rughe, ha proprietà antisettiche e antifungine.
L’energia della Mirra è riscaldante. L’olio è indicato nell’amenorrea, nella dismenorrea, nella menopausa, per la tosse, per l’asma, per la bronchite, per l’artrite, per i reumatismi, per l’anemia, per le ferite da trauma, per la piorrea. Si mescola bene con i seguenti oli essenziali: incenso, arancio, mandarino, cipresso, muschio, geranio, ginepro, pino, patchouli e gli oli essenziali di origine floreale. Può essere usato per massaggi ma sempre diluito con olio vettore (oliva, sesamo, jojoba, mandorle dolci etc) e non va usato in gravidanza. L’essenza è indicata per bagni rilassanti (una goccia in acqua). Il nome botanico è Commiphora Myrrha.