SOLO E SOLTANTO DONNA

Foro di Fabbian Palumbo – M. Rebecca Rossetti – Il Team con Crico

Come ogni Natale richiede, anche io oggi, voglio donarvi e svelarvi in modo sorprendente chi è e com’è la mia Donna. Ho deciso di scrivere questo articolo a quattro mani, infatti non poteva mancare secondo me un aiuto ma soprattutto un giudizio femminile. Eccoci qua, insieme mentre le chiedo di aprirmi le porte di case sua, descrivendomi così l’emozione di ogni piccolo angolo e quali sono state le donne che lo hanno vissuto. «Crico, mi sono lasciata prendere dall’entusiasmo per questa cosa, mi hai chiesto di creare una storia, c’ho pensato, e riflettendo poi ho capito che è molto più facile attenermi alla realtà e fare delle considerazioni sulla mia vera casa. Mi sono fatta una domanda e mi sono semplicemente chiesta cosa questa fosse realmente per me. La risposta d’istinto è stata: la mia casa è fatta di ricordi, non di ricordi particolari, ma di ricordi, pensando così a come io la vivo, come la sento. Beh ho scritto qualcosa su questo, ma voglio sottolineare una cosa, penso che la tua donna, quella che è degna d’indossare le tue creazioni, si trovi a pennello in questo contesto, fuori da ogni schema, come lo è la tua genialità e creatività, insomma come te. Fare foto in una “Bella casa, risulterebbe facile a tutti, ma non lo è se la storia è diversa, se attraverso semplici foto si vuol raccontare qualcosa, la donna di questa casa per me è così, esattamente come la donna che dovrebbe rappresentarti. In ogni caso sarò comunque fiera accogliere nella mia casa le tue creazioni». Per me, Lei è tutto tranne ciò che sembra. Questa non è la residenza di un nucleo familiare , è un luogo in cui più persone trovano asilo, non ha abitanti ma soggiornanti per usucapione. È un bunker che garantisce rifugio per la guerra, ma mai contro. Alcune notti sembra lasciare la sensazione tanto per avere un tetto, per difendersi dalla notte, solo per avere stabilità sopra e sotto ai mattoni, dentro una stanza, nel lungo corridoio, per affrontare in confort il resto del tempo che comunque scorre al termine di giornate corse, e mai vissute. Qui nella mia casa, come nella mia mente, il tempo non si vive né si trascorre insieme, ognuno continua ad esser preso nelle proprie faccende, è l’indirizzo di tante solitudini col medesimo numero civico, e per alcuni anche solo un domicilio. Una struttura tracciata da un perimetro che unisce confini distanti, qui il lavoro la fortifica, i ricordi la tengono in vita, i sogni a casa prendono gusto. È luogo di circostanze, di adattamenti, di sogni, di speranze, d’inquietudini, di silenzi, di rabbia, di amore, è il luogo delle passioni. Ci sono cose ordinate senza schema e vite sparse; tutto ha un posto che prima o poi andrà ceduto. Non c’è regola che tenga, è tutto sinfonia di sentimenti, c’è profumo di passato, c’è fretta del presente e il sogno del domani. C’è amore di consolata solitudine, la Donna di questa casa non è mai scontata, non s’illude, si ama, è capace di rimanere ferma al suo posto mentre si proietta in altri luoghi o obiettivi. Lei è fiera dei suoi abiti ma non li lusinga, non s’imposta in atteggiamenti, si contraddice nel portamento e non ha regole; è una fuori legge capace di difende i SUOI valori. La donna in questa casa si consola nella fede di se stessa, vuole libertà, è padrona del suo corpo, è la donna dei suoi sogni, una Donna di passioni, regina delle sue favole, sovrana del suo mondo, si ama in casa sua. Buone Feste.

Crico

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