“Vivere in compartimenti stagni di 24 ore”: ho scelto questo titolo – che è anche lo stesso con cui Dale Carnage, autore motivazionale vissuto agli inizi del Novecento, inizia il primo capitolo del suo libro “Come vincere lo stress e cominciare a vivere” – perché mi ha profondamente colpito. Sono le parole che Sir William Osler, medico tra i migliori del suo tempo, utilizzava per far capire che «il modo migliore per costruirci il futuro è vivere bene il presente». Infatti, per imparare a dosare lo stress, è fondamentale vivere un giorno per volta. L’unica cosa su cui abbiamo il controllo è il presente, l’oggi; sono le azioni che facciamo quotidianamente che determineranno il nostro futuro. Ora non voglio dire che pianificare la nostra vita sia sbagliato, ma preoccuparsi del domani lo è; lo stesso Gesù dice «non datevi pensiero per il domani», intendendo di non stressarsi per il domani, ma lavorare e concentrarsi ora con fiducia su ciò che vogliamo per il futuro. La maggior parte della gente, invece, si preoccupa per cose che forse non proveranno mai ma che ledono la tranquillità e la pace mentale. L’adesso è l’unica cosa preziosa che abbiamo e anche l’unica cosa sicura. Allora, decidete adesso di agire con determinazione e convinzione per ottenere ciò che desiderate, focalizzando tutta la vostra attenzione su di esse. Pianificare il proprio futuro significa porsi degli obiettivi e agire nell’immediato per realizzarli. Ricordate: un lungo viaggio inizia sempre un passo alla volta. Il segreto? Vivere il presente come se ogni giorno fosse l’ultimo concessoci e apprezzarlo come un bene “preziosissimo”, anziché lasciarlo trascorrere come se fosse una cosa scontata e dovuta…
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