Oggi voglio soffermarmi su un personaggio cinematografico al femminile. E lo faccio attraverso il libro “Malefica. Trasformare la rabbia femminile” di Maura Gancitano (edizioni Tlön) che mi ha dato l’occasione di individuare una chiave di lettura nuova per Maleficent, il colossal americano con una sempre enigmatica e affascinante Angiolina Jolie.
Che il film mi avesse turbato all’uscita nelle sale fu subito lampante ma mi sfuggiva il motivo. Poi ho guardato l’intervista rilasciata da Maura Gangitano a Marco Montemagno e ho voluto leggere la biografia di questa donna che ha più o meno la mia stessa età. Ho così acquistato il suo libro su Amazon, nella versione e-book che trovate qui.
Ma chi era Malefica, il personaggio di Angelina Jolie?
Malefica era la donna che quasi tutte abbiamo rinnegato per paura di essere rifiutate, offese, violentate, ferite. Malefica è la donna selvaggia che dimora ancora in noi e che vuole spazio attraverso una rabbia crescente ed esplosiva. Ma cosa le è successo?
Maleficent – che è la rivisitazione della Bella addormentata nel bosco – narra una storia mai raccontata portando così lo spettatore dalla parte di colei che per secoli è stata considerata la cattiva: la fata che nella fiaba lancia il maleficio su Aurora apparentemente per punire re Stefano reo di non averla invitata al battesimo della piccola.
La sceneggiatrice, Linda Woolverton, crea una nuova versione della storia perché – come spiega Maura Gancitano – adesso l’umanità è pronta per sapere chi era davvero la strega cattiva delle fiabe che incarna un’immagine femminile collettiva a cui sono state tarpate le ali.
Malefica è la fata più bella della Brughiera ma – ingannata da Stefano che prima la fa innamorare e poi le taglia le ali tradendola per la sua smodata sete di potere (diventa re) – riversa la furia distruttrice su Aurora lanciando la sua brutale maledizione: quando la bambina compirà il sedicesimo anno di età, cadrà in un sonno profondo dopo essere stata punta da un fuso. Intanto però nel film vediamo che Malefica si affeziona ad Aurora.
Non vi rivelo altri dettagli sul lungometraggio per non rovinarvi il gusto della sorpresa. Tornando al libro, Maura Gangitano mi ha fatto cogliere davvero l’essenza di questa bellissima fata invitando noi donne a farla rivivere nel nostro cuore ma con consapevolezza.
Malefica simboleggia la donna selvaggia che è stata distrutta dal patriarcato e che può rinascere tutte le volte che trasformiamo la nostra rabbia (un’emozione presente in ciascuna di noi) in coraggio spinte dalla forza del vero amore per la nostra anima femminile, affinché le ingiustizie non ricadano sulle donne delle generazioni future che sono rappresentate nel film da Aurora e che potrebbero (se chi le ha precedute non ha tramandato loro un nuovo modo di concepire se stesse) cadere in un sonno profondo continuando così a mantenere in vita lo schema del patriarcato.
Vi consiglio di vedere il film e poi di leggere il libro. Ne vale davvero la pena (Maria Ianniciello).
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