Proteggere la Natura creando anche un punto d’incontro e socializzazione. Questo è l’obiettivo che Legambiente si prefigge per Campania Felix, dove duecento volontari provenienti da tutto il mondo saranno impegnati nella cura del territorio. Si comincia il 24 giugno lungo il fiume Sarno. Attraverso questa iniziativa si valorizzano e si promuovono le eccellenze enogastronomiche della Campania. L’evento è organizzato con l’ausilio di Alma Seges, della Centrale del Latte di Salerno, della Cooperativa Nuovo Cilento, di Danicoop – Gustarosso, Pezzullo – dell’Oro di Napoli, di Pasta Reggia e di Terra Orti. Legambiente è, inoltre, l’ente promotore del progetto “Custodi di Bellezza nella Campania Sostenibile” realizzato con la collaborazione di Fondazione con il Sud.
I campi sono dei veri e propri punti di aggregazione che ruotano intorno al concetto di salvaguardia della Natura. I volontari saranno impegnati in una serie di attività. Così commenta responsabile settore Volontariato di Legambiente Campania, Angelo Mele: «I campi di volontariato sono un modo per riscoprire tanti luoghi e per valorizzarli diventando i protagonisti di quel cambiamento sostenibile e virtuoso che serve alla nostra regione». Mele sottolinea che «i campi sono rivolti a chiunque abbia voglia di vivere un’esperienza fuori dal comune, magari con la possibilità di arricchire il proprio bagaglio di esperienze e di cambiare stile di vita e renderlo compatibile con la cura del territorio».
Per gli stranieri è, dunque, un’occasione unica. «A chi arriva nella patria della Dieta Mediterranea, nei luoghi delle nostre eccellenze enogastronomiche, vogliamo raccontare e far conoscere non solo le bellezze paesaggistiche, storiche e architettoniche, ma anche il buono, il sano e il giusto che la questa terra ancora conserva», conclude Mele. Ma che cos’è Terra Felix? Si tratta di un percorso di volontariato per tutelare la regione e in particolare la zona del casertano chiamata anticamente Felix. L’iniziativa è nata nel 2012 dalla collaborazione di Legambiente con l’Associazione Geofilos e con il Centro Regionale per l’Educazione Ambientale e lo sviluppo sostenibile “La vite e il pioppo”.