Il Gelso Bianco: una lunga storia che parla di saggezza

Quando ero bambina, a casa di mia nonna c’era un Gelso Bianco, sotto il quale si facevano lauti banchetti d’estate, la sera. Erano i tempi del pane fatto in casa nel forno a legna della nonna, delle pecore pascolate all’aria aperta e delle margherite raccolte prima del tramonto con la bisnonna che mi raccontava favole e fiabe della tradizione popolare irpina. Poco lontano dal Gelso Bianco, c’era una grande quercia che ancora oggi si erge imponente al lato del viale.

Quando penso al Gelso Bianco, sento profumi antichi che si mescolano a immagini di un passato fatto di tenerezza e nostalgia, in cui i ricordi s’incontrano per costituire i pezzi di un puzzle sicuramente, da me, idealizzato! Eppure quel Gelso mi rappresenta. Non credo nella casualità. Quando mio padre dovette abbatterlo perché ormai stava morendo, sentii un dolore enorme come se un pezzo di me stesse andando via con lui. Era la mia infanzia che cedeva il passo alla frettolosa adolescenza, dove la tenerezza e l’ingenuità lasciano il posto alla malizia e al desiderio di farsi largo nel mondo.

gelso bianco
Il Gelso Bianco – fotografia scattata nel mese di Aprile

Il Gelso Bianco, però, non mi ha abbandonato. Quando mio marito mi ha fatto vedere il posto dove avremmo costruito la nostra casa uniti in sogni reciproci, l’ho visto. Era lì e si ergeva in tutta la sua stazza (guarda la foto, ndr). All’epoca ero una ragazza che aveva appena cominciato a fare la giornalista. Oggi sono una giornalista che ha appena cominciato a fare la Naturopata, ma quelle sensazioni restano intatte. Che cosa rappresenta il Gelso Bianco per la tradizione popolare e perché lo sento così mio?

Il Gelso Bianco era usato in bachicoltura per alimentare il baco da seta. In epoca contemporanea si preferiscono le fibre sintetiche alla Seta. Di conseguenza i Gelsi non vengono quasi più piantati. Si trovano sparsi qua e là nelle campagne e nei pressi di casolari, come il mio. E` un albero ‘saggio’ e robusto, che si adatta a qualsiasi suolo e che fiorisce in tarda primavera. Ne esistono diverse varietà. Il Bianco si chiama Morus Alba ed ha bacche di colore giallo chiaro. Lo sento così mio forse perché i suoi frutti sono piccoli e concentrati ma vengono nutriti da radici forti. Le bacche rappresentano il femminile, che avvolge ogni cosa, e il loro colore giallo porta gioia e armonia ricordando vagamente le sfumature di un altro frutto: il limone!

Gelso Bianco, le proprietà

Le sue proprietà sono innumerevoli. Le bacche di Gelso Bianco proteggono il microcircolo e hanno un’azione blandamente lassativa. Esse sono ricche di fosforo, Calcio, Vitamina C, tannini, Vitamina A. Le controindicazioni riguardano le pancreatiti acute, la gastrite, le ulcere gastro-duodenali, le dissenterie e il reflusso. Possono essere usate nel diabete con moderazione, perché le more di gelso sono un ottimo dolcificante naturale.

gelso bianco

Adatte in menopausa e in chi soffre di osteoporosi, sono impiegate in Bioterapia Nutrizionale (come consigliano Fausto Aufiero e Michele Pentassuglia nel libro Il Potere terapeutico degli alimenti) nei bambini e negli adolescenti. Le more di Gelso Bianco sono molto delicate, e – oltre a poter essere consumate fresche – sono degli ottimi alimenti base per marmellate. Sono difficili da reperire in commercio al supermercato, pertanto vi consiglio di acquistarle presso le aziende agricole locali.

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