Oggi, 5 giugno 2017, è la Giornata Mondiale dell’Ambiente. Quanti buoni propositi sono stati fatti per tutelare e proteggere la Natura. Promesse che poi non sono state mantenute. Frasi di circostanza dette per suscitare una certa reazione nelle persone che appaiono come disinteressate ai problemi ambientali. Eppure noi siamo tutto ciò che mangiamo e respiriamo! Al momento questa problematica, come sottolineato in precedenza, sembra non fare presa sulla Massa; scrivo ‘sembra’ perché poi nei fatti l’aumento delle patologie della società post industriale fa molta paura e, quindi, teoricamente siamo tutti dell’idea che la Natura va tutelata per salvaguardare in primis la nostra Salute.
Però questi concetti stentano ad essere applicati e continuiamo ad essere schiavi delle nostre abitudini nocive, sia perché cambiare un comportamento implica un impiego maggiore di energie che il cervello cerca naturalmente di risparmiare, sia perché ci preme prima fronteggiare e risolvere le esigenze del momento. Attualmente abbiamo tutto ciò che ci serve, quindi perché applicarsi troppo per salvaguardare l’Ambiente? La nostra mente ha una certa difficoltà a proiettarsi nel futuro, perché in genere la motivazione cresce a dismisura solo quando c’è un problema reale da affrontare che mette a repentaglio la nostra vita e ciò in cui crediamo!
La Giornata Mondiale dell’Ambiente mi offre l’occasione di affrontare un altro tema, legato all’essenza stessa del femminile. La Terra è femmina ed è Madre. Si prende cura di noi, ci coccola, ci protegge, senza di essa non potremmo esistere. Questo pianeta, che ci ospita da millenni, potrà essere tutelato solo se impariamo ad accogliere il femminile che è dentro ogni essere umano, soprattutto nelle donne.
Il Patriarcato ha creato una forma pensiero che considera l’uomo padrone dell’intero pianeta (compresi gli animali, i bambini e le donne) e non un pezzo di esso. Questa mentalità ha spinto una parte del genere umano a credere di potere usurpare ogni zolla di Terra in nome del progresso e di un solo Dio: il denaro! Così si distruggono paesaggi meravigliosi e si abbattono alberi privandoci dell’unica vera fonte di Vita: l’ossigeno.
Penso che per salvaguardare il nostro pianeta dobbiamo riappropriarci dei miti e degli archetipi del femminile. Nel saggio Le dee dentro la donna la psicoterapeuta Jean Shinoda Bolen parla di energie o meglio di divinità che convivono nella psiche di ogni Donna. Era è la moglie, Demetra è la madre, Persefone è la fanciulla, Afrodite è la passione, Artemide è l’indipendenza, Atena è la razionalità ed Estia è la spiritualità.
Penso che se ogni donna si riappropriasse di queste energie primordiali, senza dover compiere per forza di cose una scelta, forse il nostro Pianeta avrebbe qualche chance in più e anche la Giornata Mondiale dell’Ambiente assumerebbe un significato diverso, sicuramente più autentico. Ma questa è un’altra storia che affronteremo nel prossimo articolo… Nel frattempo vi segnaliamo la proposta di Legambiente per il Mediterraneo. Clicca su qui.