La chiamavano Wunderkammer nel Rinascimento, cioè camera delle meraviglie, della sorpresa e delle rarità. Non una classica raccolta dedicata solo a pittura e scultura, ma destinata ad accogliere anche coralli e gioielli, cristallerie, ceramiche; la meraviglia dunque della varietà e delle sovrabbondanza che ogni principe sceglieva come luogo personale per dedicarsi alle arti e alle lettere, allo stesso tempo rendendola un elemento della sua immagine, da sfoggiare con amici e altri regnanti. È questa l’idea che soggiace al nuovo allestimento del primo piano del Museo Correr, inaugurato proprio nelle scorse settimane, che in nove sale del primo piano prova a ripresentare questa idea, esponendo al pubblico certo i capolavori di Lorenzo Lotto e Vittore Carpaccio, ma ancora le maioliche, “stipi” antichi, medaglie, bronzetti e placchette di ogni tipo.
Il museo è tuttavia solo uno degli scrigni preziosi che ogni anno attirano a Venezia migliaia di visitatori da tutto il mondo, e che si fermano incantati ad ammirare la particolarità del suo territorio lagunare, percorribile specialmente attraverso un sistema di canali da attraversare per mezzo delle famigerate gondole. Sono queste a collegare le varie isole, tra le più note Murano e la Giudecca, alla terra ferma, dove palazzi che respirano delle numerose civiltà qui si sono incontrate, come quella bizantina e araba, ospitano raccolte d’arte dal valore inestimabile. Che dire infatti del Museo di Ca’ Pesaro (per non dire della Galleria dell’Accademia)? L’antico palazzo non solo è riccamente ornato dagli affreschi di Giovan Battista Tiepolo, ma ospita una preziosa collezione di arte contemporanea con i pezzi acquistati dal Comune di Venezia alla Biennale.
Come ricorda questa piccola guida della città, scritta in occasione del World Poker Tour che solo alcune settimane fa si è fermato in città (nella laguna ha sede una dei più antichi casinò al mondo), Venezia è luogo che affascina non solo per la bellezza dei musei e delle chiese, ma ancora per l’urbanistica delle sue belle isole. Una sosta, per stare lontani dalla folla e scegliere percorsi alternati, la merita davvero quella di Burano, nota per la lavorazione dei merletti. Qui potrete passeggiare tra le stradine del piccolo borgo, bellissimo per i colori accesi di cui si tingono i palazzi, e fare una pausa culinaria regalandovi un caffè con i buonissimi bussolai, biscotti di una frolla leggerissima che molti accompagnano al vin santo.