Tutto pronto a Bellaria per l’Osho Festival 2014 che si svolgerà nella cittadina adriatica dal 10 al 13 aprile. La kermesse, che è giunta alla decima edizione, è uno degli eventi più importanti al mondo per quanto riguarda la meditazione e in un decennio ha accolto migliaia di persone. Il Festival si svolge presso il Centro dei Congressi. Il programma è costituito da una serie di eventi che uniscono meditazione e festa, l’utile al dilettevale. Sono più di cinquanta le iniziative confermate e sono anche previste sorprese e incontri collaterali, oltre alle sessioni individuali che consistono in massaggi e in altre tecniche di benessere per il corpo e la mente. La meditazione fa bene a tutto il nostro essere, perché agisce in maniera olistica, coinvolgendo anche lo spirito e il nostro fisico. Essa ci rilassa e alcune ricerche, condotte principalmente negli Usa, dimostrano che meditare rafforza il sistema immunitario. Il Festival prende il nome dal mistico e maestro indiano Osho che è diventato famoso in tutto il mondo, soprattutto dopo la sua morte avvenuta nel 1990. Osho era anticonvenzionale e fortemente critico verso le religioni tradizionali, che, a suo dire, ingabbiavano l’individuo in una serie di convinzioni e quindi abitudini estremamente dannose, allontanando il soggetto dal raggiungimento della piena consapevolezza di sé. La valorizzazione di sentimenti positivi come l’amore universale, ma anche la creatività, è alla base del suo pensiero. Tra coloro che condurranno gli eventi, c’è anche Anando, segretaria internazionale di Osho, la quale sostiene che la manifestazione è stata ideata proprio per dare momenti di relax alle persone che così si riuniscono e si ricaricano, prendendo per quattro giorni le distanze dalle difficoltà e dai malesseri quotidiani. Qui, precisa Anando, «insegnamo ai partecipanti a guardare le cose da un’angolazione diversa; spesso, siccome siamo troppo presi dalle frenesie e dagli impegni giornalieri, non riusciamo a goderci la vita; la forza della meditazione sta proprio nel rimanere centrati, in tempo presente, più a lungo possibile per diventare più consapevoli, in quanto trascorriamo gran parte della nostra esistenza nell’inconsapevolezza».
Il festival non è solo meditazione, ma è anche musica… danza. Sono previsti inoltre incontri per gestire le paure e per riscoprire o conoscere la propria sessualità di uomini e donne.