Un libro che fa viaggiare con la mente. Un libro raro dettato da una scrittura che magnifica il viaggiare e la conoscenza del mondo. Stiamo parlando di Trans Europa Express di Paolo Rumiz, edito da Feltrinelli.
NEI DETTAGLI
E’ l’anno 2008. Seimila chilometri a zigzag da Rovaniemi (Finlandia) a Odessa (Ucraina). Un percorso che sembra tagliare, strappare l’Europa occidentale da quella orientale. È una strada, quella di Rumiz, che tra acque e foreste, e sentori di abbandono, si snoda tra gloriosi fantasmi industriali, villaggi vivi e villaggi morti. Rumiz accompagna il lettore, con una voce profonda, ricca di intonazioni, per paesaggi inediti, segreti, struggenti di bellezza. E più avanza, più ha la sensazione di non trovarsi su qualche sperduto confine ma precisamente al centro, nel cuore stesso dell’Europa. Attraversa dogane, recinzioni metalliche, barriere con tanto di torrette di guardia, vive attese interminabili e affronta severissimi controlli, ma come sempre – nel frattempo – conosce anche la generosità degli uomini e delle donne che incontra sul suo cammino: un pescatore di granchi giganti, prosperose venditrici di mirtilli, un prete che ha combattuto nelle forze speciali in Cecenia.
L’AUTORE
Paolo Rumiz scrive per “la Repubblica” e “Il Piccolo” di Trieste. Tra gli ultimi volumi pubblicati per Feltrinelli, È Oriente (2005), La leggenda dei monti naviganti (2007), Annibale (2008), La cotogna di Istanbul. Ballata per due uomini e una donna (2010; nuova edizione in Ue 2012) e Il bene ostinato (2011).