Domani, 13 novembre 2012, nella città della pasticceria per antonomasia un incontro con il gusto. Naturalmente siamo a Napoli e l’evento si svolgerà alla Feltrinelli di via Chiaia, dove sarà presentato il libro, alle 18, “Pasticceria Napoletana” di Lejla Mancusi Sorrentino, edito da Grimaldi. Interverranno con l’autrice anche Santa di Salvo e Luciano Scateni. Seguirà una dimostrazione pratica a cura di Antonella Rossi, chef patron del ristorante Napoli Mia.
IL LIBRO
Siamo tutti golosi, è inutile cercare di negarlo, e più si va avanti negli anni più amiamo i dolci, del resto è anche difficile difendersi dalle tentazioni che sono un continuo attacco ai propositi di moderazione. E’ però forse una battaglia inutile perché i dolci sono alimenti al pari degli altri e possono essere inseriti in modo corretto nell’alimentazione, in alternativa ad altri cibi e nel rispetto dell’apporto quotidiano di calorie. Vale a dire si può mangiare il dolce, si abolisce un altro alimento e la dieta è salva! Il libro inizia con un breve excursus dell’evoluzione della pasticceria nelle varie epoche, dall’antichità ai giorni nostri. Alcuni avvenimenti di portata mondiale, come l’arrivo del cioccolato e della vaniglia dal Nuovo Mondo nel XVI secolo e la scoperta dello zucchero di barbabietola che dette un impulso decisivo all’industria dolciaria hanno rivoluzionato il concetto stesso di pasticceria modificandone profondamente la struttura. Il resto del volume è dedicato alla descrizione semplice e sintetica del modo di realizzare in casa oltre centocinquanta tra torte, dolci e altre golosità, venticinque tra gelati e sorbetti, più di venti confetture e altrettanti liquori, con un capitolo dedicato alle preparazioni di base indispensabili per chi voglia accostarsi alla pasticceria. In occasione di una festa familiare o se si ricevono a casa parenti e amici c’è il piacere di mostrare la propria abilità ai fornelli, e quando alla fine arriva a tavola il dolce accompagnato dal liquorino, il trionfo è assicurato ed è una vera soddisfazione potersi vantare di averlo preparato personalmente. Nel libro, come evidenziato dal titolo, oltre ai dolci tipici napoletani, che per tradizione scandiscono le ricorrenze festive, sono inclusi anche quelli abitualmente presenti sulle tavole napoletane, come le varie Crostate, il Millefoglie, la Torta Paradiso, i Dolci di frutta e tanti altri che appartengono alla pasticceria universale e formano il patrimonio classico dell’arte dolciaria diffusa in tutto il mondo. L’autrice, appassionata ricercatrice di storie e curiosità, non si limita a fornire ricette, ma di molti dolci indica l’inventore, vero o presunto, racconta l’origine o la leggenda tramandata da secoli, e condisce il tutto con qualche proverbio napoletano, espressione della filosofia popolare capace di cogliere con ironia l’essenza delle cose.