Re, regine, uomini di stato e soldati: poeti, preti, eroi e popolani: l’Abazia di Westminster è uno dei luoghi più vissuti della storia inglese. Ogni anno accoglie più di un milione di visitatori che vogliono esplorare la cattedrale. L’Abazia è nel cuore di Londra, a pochi passi dal Parlamento e da Buckingham Palace ed è stata dichiarata patrimonio dell’UNESCO. Fin dall’incoronazione di Guglielmo il Conquistatore, avvenuta nel 1066, l’abbazia di Westminster è sede di tutte le incoronazioni reali. È anche il luogo di sepoltura e commemorazione di molti personaggi dell’ultimo millennio di storia britannica. In stile gotico, fu costruita tra il 1045 e il 1050 da Edoardo il Confessore, che ne intraprese la costruzione per mantenere fede a un voto fatto mentre si trovava ancora in esilio in Normandia. Impossibilitato a lasciare l’Inghilterra, quando divenne re chiese al papa di poter costruire un monastero dedicato a San Pietro invece di fare il pellegrinaggio a Roma, come aveva promesso. Già nel 960 i primi monaci benedettini si stabilirono sull’Isola di Thorney, che sarebbe poi diventata Westminster, e questa data viene presa come riferimento della fondazione della cattedrale. Inizialmente la chiesa era in stile romanico ma nel 1245 fu ricostruita in stile gotico francese.
L’abbazia è lunga 156 metri e larga 34 metri; la navata centrale, con il soffitto a 34 metri da terra è la più lunga navata gotica della Gran Bretagna. A Westminster è conservata la sedia di re Edoardo (King Edward’s chair o St. Edward’s chair), il trono sul quale si siedono i sovrani durante la cerimonia di coronazione. Dal portale occidentale si accede alla Chiesa: subito si incontra la Cappella di S.Giorgio, un tempo Battistero e ora dedicata ai caduti della Prima guerra mondiale. Sulla sinistra è visibile quello che è considerato il più antico ritratto di un sovrano giunto fino a noi: vi è raffigurato Riccardo II e risale al 14° secolo. Nella navata destra si incontra subito una lapide posta sul pavimento in onore del fondatore dello scoutismo Baden-Powell, morto nel 1941. Seguono la Abbot’s Pew e una serie di busti e rilievi raffiguranti vari personaggi inglesi. Lungo la navata centrale si vede la tomba del Milite Ignoto, una lapide ricorda Sir Winston Churchill. Tutto il transetto, a destra e a sinistra dell’altare maggiore, è occupato dalle sepolture di personaggi storici, tra i quali alcuni santi. Nel Poets’ Corner sono collocate le tombe o le commemorazioni di alcuni letterati e poeti inglesi, come Shakespeare, Browning, Chaucer, Dickens e Kipling. L’altare maggiore, opera di Sir Gilbert Scott, è sovrastato da un mosaico in vetro raffigurante l’ultima cena. Dietro l’altare maggiore si trovano le Royal Chapels, delle quali la principale è quella dedicata a Enrico VII, a tre navate con una corona di cappelle. Complessivamente la cappella raccoglie un centinaio di tombe, quasi tutte di sovrani d’Inghilterra.
L’abazia di Westminster è una chiesa ancora attiva, con un ciclo giornaliero di preghiera e servizi religiosi. Le sue volte slanciate esaltano l’inimmaginabile grandezza di Dio. Come molte altre grandi chiese, la pianta dell’abbazia è a croce per ricordare la morte di Gesù Cristo, la fonte di una nuova vita per tutti coloro che credono in Lui. L’abbazia di Westminster è interamente autofinanziata. Non riceve alcun supporto finanziario dallo Stato, dalla Corona o dalla Chiesa Anglicana e si regge sulle donazioni dei fedeli.
Piera Vincenti
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