A VOCE ‘E NAPULE: OMAGGIO A SERGIO BRUNI

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Il Trianon di Napoli rende omaggio a Sergio Bruni nel decennale della scomparsa con lo spettacolo “A voce ‘e Napule”, che si svolgerà questa sera, sabato 5 gennaio 2013, alle 21. La serata-evento, con ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, alternerà momenti di musica a testimonianze di vari ospiti. Accanto alla figlia Adriana Bruni, padrona di casa insieme con Gianni Simioli, ci saranno, tra gli altri, Mimmo Angrisano, accompagnato da un quintetto diretto da Antonio Saturno, Lino Blandizzi, autore del brano Ma dov’è, interpretato in duetto con il Maestro in un toccante video, Salvatore Misticone (il signor Scapece) e Sasà Priore. E non mancheranno alcune tra le più belle interpretazioni di Bruni in video.

Tra gli ospiti che si avvicenderanno sul palco il poeta Salvatore Palomba, Vittorio Squillante, amico e manager di Bruni, il giornalista e saggista Pietro Gargano, il sindaco di Villaricca Francesco Gaudieri e Armando De Rosa, biografo di Bruni e curatore del premio dedicato al musicista.

Per l’apertura delle manifestazioni per il decennale della scomparsa del Maestro, il Trianon ospiterà anche, nella sala Enrico Caruso, un’anteprima di una mostra curata da Gianluigi Esposito e Adriana Bruni, con foto, articoli, locandine, manifesti, copielle, lp e 45 giri, nonché alcuni quadri dipinti dal musicista. L’esposizione sarà aperta, con ingresso libero, tutti i giorni del mese, dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.

Il presidente del teatro Maurizio D’Angelo spiega il senso dell’iniziativa: «Con questo doveroso omaggio a Bruni, il Trianon apre le manifestazioni per il decennale della scomparsa del musicista, testimoniando un’attenzione per i grandi artisti, così come ha fatto recentemente per la ricorrenza di Giorgio Gaber: caratteristica della nostra programmazione è il confronto con i nuovi linguaggi nel rispetto della tradizione partenopea e non solo». Gli fa eco il direttore artistico Giorgio Verdelli: «Bruni dopo Gaber: è doveroso non perdere la memoria di due grandi musicisti internazionali che sono anche una sicura e viva guida per il presente».

Per ricordare il padre, scomparso a Roma nel 2003, Adriana Bruni sta organizzando altre iniziative, come un concorso internazionale di canto e la traslazione delle spoglie – del Maestro e della moglie Maria – da Somma Vesuviana alla natia Villaricca.

Altro imperdibile appuntamento domani, domenica 6 gennaio, con il nuovo spettacolo di Pino Mauro, intitolato L’ultimo dei grandi. Al fianco del noto cantante e attore, ci saranno Lucia Palmentieri, Salvatore Esposito, Agostino Chiummariello, che firma anche la regia, e l’autore dello spettacolo Raffaele Esposito. Le musiche sono state campionate, registrate e dirette dal duo Giordano-Mauriello. Dopo la “prima” di domenica 6 gennaio, repliche tutti i giorni da martedì 8 a domenica 13 gennaio, sempre alle 21, tranne domenica 13 in cui la recita è pomeridiana alle ore 18.

Così Raffaele Esposito presenta lo spettacolo: «Nel buio, voci si intersecano recitando poesie, prima in maniera netta e poi dissennata, forsennata, come in un delirio che cresce sulla musica. Lampi di luce vanno a scoprire i volti che recitano queste poesie che, come anime purganti si agitano ora nell’ombra, ora cogliendo la luce. Tutto smette di colpo. Dal buio avanza un uomo che reggendo un fogliettino con su scritta una poesia la recita. Poi ha inizio attraverso un percorso poetico e onirico la sua narrazione. Tutto diventa evocativo e in una sorta di girone dantesco, parole affastellate poetiche, babeliche, portano alla luce le tradizioni più viscerali e carnali della Napoli dal 1957 ad oggi. E alla ribalta porta l’ultimo grande erede di una fulgida, intensa e popolare, nell’accezione più nobile del termine, Pino Mauro. Attraverso un excursus poetico della narrazione, la produzione del grande cantante rivive i suoi fasti riuscendo ancora una volta a coinvolgere emozionare. Una sorta di evocazione poetica che, recitandosi in un fiume di emozioni, sottolinea, se ce ne fosse mai bisogno, la grandezza e la forza poetico musicale della storia e del repertorio di Pino Mauro».

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