Attesa ed entusiasmo per l’arrivo di Jessica Alba al Giffoni Film Festival. L’attrice americana, splendente come una dea nel suo abito bianco con le bordature dorate, ha attraversato il red carpet circondata da migliaia di fans, giovani e meno giovani, prima di incontrare i ragazzi della giuria nella sala Truffaut. Dopo la proiezione di un video con gli spezzoni dei suoi film, Jessica ha risposto alle domande dei giovani giurati presenti. La prima, sul tema della kermess, la felicità.
«Cerco di concentrarmi su ogni momento per essere felice. Soprattutto da quando sono diventata mamma cerco di vedere la felicità nelle piccole cose. Quando giro un film, mi ispirano tante cose ma sopratutto i registi che hanno già in mente quale dovrà essere il risultato e lavorano per quell’obiettivo. C’è un po’ di me in ogni ruolo. La parte più divertente dell’essere attrice è poter interpretare qualcuno che non sei».
La star racconta un retroscena di uno dei suoi film più famosi: «Il ruolo in Sin city è stato uno dei più creativi. Il regista non voleva me e quando ha saputo che volevo farlo mi ha detto che non ero adatta; era un ruolo duro per me, ma per fortuna mi ha permesso di fare il provino e alla fine mi la scelto. Penso che nella vita non avrò rimpianti perché cerco di imparare e di trarre il meglio da ogni esperienza».
Jessica commenta la morte del figlio di Silvester Stallone e dà un consiglio ai ragazzi: «Indipedentemente da quanto sei ricco e famoso, ai figli devi dare amore affetto. Ai ragazzi che vogliono intraprendere la carriera cinemaografica consiglio di fare video e postarli su internet, farsi vedere».
Decisiva l’eserienza in cui l’attrice ha interpretato una donna cieca: «Ho cercato di capire cosa poteva significare non aver mai avuto la vista e per questo sono andata in un centro per non vedenti per vedere come organizzano la loro quotidianità. Quello che ricordo è che i miei sensi si sono acuiti, avevo una percezione diversa di quello che mi circondava. Ho sviluppato un certo prispetto per le persone non vedenti, il mondo non è attrezzato per loro. Sono dei super eroi».
Infine, Jessica parla della sua esperienza in giro per il mondo, della sua infanzia e lancia un augurio: «A volte mi manca il contatto con il pubblico, che è la parte più entusiasmante del mio lavoro. Sono stata molto isolata nella mia adolescenza così ho cercato di dedicarmi a cose creative, che mi aiutassero a superare quel momento. Quando tornerò a casa posterò foto e video dell’incontro su internet. Continuate a mettere passione in ciò che fate, voi siete il futuro».
Piera Vincenti