Soprannominata “regina bianca della disco” negli fulgidi anni ’70 e ’80, Amanda Lear è, tutt’oggi, uno dei personaggi più eclettici della scena artistica internazionale. Sono tante le leggende che, nel corso dei decenni, si sono avvicendate in merito al suo conto. Fin da quando la popolarità di Amanda Lear andava consolidandosi, verso la fine degli anni settanta, iniziarono a diffondersi voci, sempre più insistenti, secondo le quali la cantante, prima d’iniziare la carriera d’indossatrice e fotomodella, fosse stata in realtà un ragazzo di nome Alain René Tapp, nato nel 1939. Dopo la comparsa della Lear in un celebre numero di Playboy italiano nel 1978, in cui appariva completamente nuda, le voci sulla sua dubbia sessualità incominciarono a diradarsi ma aldilà di questo è il caso di concentrarsi sui suoi molteplici talenti: modella, cantante, attrice, pittrice, doppiatrice e presentatrice televisiva, Amanda ha trascorso una travolgente giovinezza che l’ha vista protagonista delle più importanti passerelle di moda grazie al sostegno di Catherine Harle, fu la star di tante copertine per riviste come Elle, Marie France e Vogue e di alcune tele del noto pittore surrealista spagnolo Salvador Dalí con cui la Lear ebbe un rapporto molto stretto per circa quindici anni. Negli anni ’70 la sua carriera di cantante prese il decollo: subito dopo il contratto con la Ariola Records, Amanda ottenne un grande successo in tutta Europa, in Russia, in Sud America e in Giappone con l’album di debutto intitolato “I Am a Photograph” da cui vennero estratti alcuni singoli, tra cui “Blood and Honey”, “Tomorrow” e “Queen of Chinatown”.
Il suo sodalizio artistico con Dalì e la relazione amorosa con il leggendario David Bowie e con il cantante dei Roxy Music Brian Ferry contribuirono tantissimo alla crescita della sua fama. Dopo la “Disco Demolition Night”, Amanda si dedicò soprattutto al rock ed alla new wave, in seguito la Lear ha partecipato ad alcuni spettacoli televisivi in Italia, Francia e Germania senza mai lasciare la sua attività di pittrice. Quando nel 2000 suo marito Alain-Philippe Malagnac morì in un incidente, dopo lo scoppio di un incendio nella loro casa in Provenza, la Lear registrò, un anno dopo, l’album “Heart” dedicandoglielo. Negli anni 2000 Amanda si è dedicata per lo più al piccolo schermo, ha avuto un nuovo compagno il modello Manuel Casella, del quale è stata compagna dal 2002 fino al 2008, per poi dedicarsi negli ultimi anni quasi esclusivamente al teatro parigino con la commedia “Divina”. Per quanto riguarda il futuro, invece, Amanda ha già annunciato il titolo del nuovo album: “My Happiness”, in uscita il prossimo 17 marzo, che conterrà 14 cover di alcuni grandi classici di Elvis Presley, riarrangiate alla sua maniera.