«I grandi eventi ci aiutano a recuperare il ruolo internazionale e mostrare al mondo il bello del nostro territorio. L’obiettivo è quello di produrre effetti positivi a lungo termine sul turismo. Noi lo stiamo facendo, non a caso la Campania, rispetto al trend negativo nel settore turistico del nostro Paese, ha invece un +2,7 per cento di presenze». Così il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro nel corso della conferenza stampa di presentazione del prossimo evento dell’America’s cup di Napoli, svoltasi presso la Borsa Internazionale del Turismo di Milano. All’incontro sono intervenuti, oltre al presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, il presidente della Provincia di Napoli, Antonio Pentangelo, il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Maurizio Maddaloni e l’amministratore unico di Acn srl, Mario Hübler.
I migliori velisti al mondo torneranno a regatare a Napoli, a pochi metri dal Lungomare di via Caracciolo, dal 16 al 21 aprile, per disputare la tappa decisiva finale delle America’s Cup World Series 2012-2013. I team si daranno battaglia a bordo dei velocissimi AC45, catamarani di ultima generazione.
«Questa manifestazione è un volano per la nostra città – ha dichiarato Luigi De Magistris – Dove c’è sport c’è economia, ci sono i giovani, c’è lavoro. C’è stata la Coppa Davis, ci sarà il giro d’Italia che partirà da Napoli. Siamo convinti che tutto ciò serva per contrastare la crisi occupazione. Abbiamo l’ambizione di fare sempre di più perché Napoli sia un luogo con una forte dimensione internazionale. Mi sono sentito lusingato e orgoglioso quando ho sentito dire che Napoli è una cornice unica una regata e ho visto in città centinaia di migliaia di persone, anche con la pioggia».
Mario Hubler, Amministratore Unico ACN srl, ricorda i numeri che hanno contraddistinto l’edizione dello scorso anno e rilancia: «Siamo qui per promuovere il territorio di Napoli e delle più importanti mete turistiche della Campania. Il lavoro che ci siamo prefissi di portare avanti, si fonda anche sui dati dell’anno scorso che vorrei riportare: 98 ore di trasmissione, 220 venti testate accreditate di 13 diversi Paesi, 325 giornalisti e fotografi, 500mila persone che hanno assistito dal vivo all’evento, uno share televisivo dell’ 8 per cento nei due giorni finali della manifestazione, 25 mila iscritti a su Facebook ed un tweet al secondo durante le regate. Per noi questi numeri sono solo il punto di partenza».
Napoli è l’ ultima tappa delle World Series, che hanno avuto fino ad ora otto eventi in giro per il mondo (4 in Europa – Cascais, Plymouth, Venezia e Napoli e 4 negli Usa – Newport, San Diego e 2 a San Francisco).