Si è alzato ieri, 1 agosto, il sipario sull’Ariano International Film Festival 2016 con otto opere in concorso. Ad Ariano Irpino, ridente cittadina della provincia di Avellino adagiata su tre colli e da sempre punto di riferimento per la zona, la manifestazione è molto attesa. Da quattro anni, difatti, in estate accorrono in Irpinia attori, registi, produttori, addetti ai lavori, critici per presentare o giudicare i film che giungono da diversi Paesi del mondo. Si è partiti dunque con alcuni cortometraggi, realizzati da diverse Scuole tedesche, e con il lungometraggio Het Leven Volgens Inno. Poi ci si è spostati sul versante dell’attualità con la sezioni Documentari.
Il pubblico dell’Ariano Film Festival 2016 ha potuto conoscere i retroscena della repressione sistematica delle popolazioni indigene in Guatemala tra il 1960 e il 1996. In quel periodo sono stati quasi decimati i discendenti della popolazione Maya. Il documentario La verdad bajo la tierra. Guatemala el genocidio silenciado è come un pugno allo stomaco, lascia senza fiato. Prodotto dalla Spagna con i sottotitoli in inglese, il docu-film è diretto da Eva Vilamala. La giornata di apertura dell’Ariano Film Festival 2016 è terminata con una serata in onore di Bud Spencer. In particolare la platea ha potuto vedere alcuni film, tra i quali Lo chiamavano Trinità e non C’è due senza quattro. Il primo con Terence Hill uscì nel 1970, fu diretto da Enzo Barboni ed è un classico della settima arte che rese celebre la coppia Trinità-Bambino, consacrando i due attori protagonisti a un successo unico non solo in Italia. La seconda commedia citata ha fatto ridere a crepapelle il pubblico della kermesse irpina. Sempre diretto da Barboni, con lo pseudonimo E.B. Clucher, il lungometraggio risale al 1984. Bud Spencer e Terence Hill interpretano doppi ruoli. Hanno difatti due sosia con caratteristiche completamente diverse che ne combinano di tutti i colori.
Anche la giornata del 2 agosto è ricca di eventi. Questa mattina saranno proiettate alcune pellicole delle sezioni Cortometraggi e Documentari, mentre questa sera è in programma un omaggio a Ettore Scola, sempre all’Auditorium Comunale, dalle 20. Domani mattina, 3 agosto, invece, oltre alla visione delle opere in concorso, è previsto un seminario dal titolo “Il sonoro nelle immagini e il rispetto dei diritti d’autore”. Interverranno Alessandro Angrisano, presidente Acep, e Giuseppe Tete, direttore del Cdm Ouverture. La conferenza si terrà alle 11 alla sala del Castello Normammo. L’Ariano Film Festival 2016 continua con la presentazione del libro di Gaetano Amato, dal titolo Il mistero della I lunga, alle 18, sempre al Castello. Alle 21.30, presso il Cinema Comunale, invece verrà proiettato il film Night of the Sinner (2009). Sarà presente il regista Alessandro Perrella. Si tratta di un horror, ambientato in una villa, dove alleggiano tanti segreti. La protagonista si chiama Rebecca ed è una bibliotecaria che è chiamata in una dimora del centro Italia per catalogare i libri. Ma la kermesse non è solo cinema. Al Palazzo di Vetro è stata allestita una mostra fotografica sul Kenya, da IMAGinE TO HELP – Onlus, una cooperazione internazionale per lo sviluppo dei popoli con sede ad Ariano Irpino. L’esposizione è molto toccante perché ci fa conoscere da vicino il popolo Masai e l’emergenza acqua, un bene di prima necessità che purtroppo scarseggia. La fondazione sta lavorando con impegno sul territorio per aiutare questo popolo. Insomma, all’Ariano Film Festival 2016 c’è veramente l’imbarazzo della scelta. Clicca qui per il programma dell’Ariano Film Festival 2016.