Bologna – Arisa arriva sotto le Due Torri in una giornata particolare: è il secondo anniversario della scomparsa di Lucio Dalla e per le vie del centro (come ormai abitudine) risuonano le più belle canzoni dell’artista bolognese. Così, la vincitrice del Festival di Sanremo di fronte a un pubblico numeroso con una folta rappresentanza lucana, nei locali della libreria Feltrinelli, intona anche qualche strofa di “Piazza Grande”.
Look casual, cappellino rosso e sciarpa al collo, Arisa a una settimana esatta dalla vittoria a Sanremo spiega le sue emozioni. «Quelle si portano dentro – dice sorridendo – perchè tutto ciò che ho, lo metto quando canto e basta. Sono contenta di aver vinto con ‘Controvento’, un pezzo che inizialmente detestavo perchè mi sembrava troppo buonista. Quest’estate poi sono stata in Basilicata e ho vissuto il vero senso della canzone ‘Io ci sarò con te, qualunque cosa accada…’ ed era giusto che ‘Controvento’ passasse perchè questo messaggio deve arrivare a tanta gente».
E sul nuovo album “Se vedo te” dice: «Siamo partiti con Cristina Donà, una persona che seguivo da tanto. Le ho scritto una mail, abbiamo iniziato a collaborare e sono nate quattro canzoni. ‘Lentamente’ è un pezzo che ho portato a Sanremo mentre ‘Se vedo te’ ha dato il titolo al nuovo disco».
Per la vincitrice dell’ultimo Sanremo si avvicina anche l’anteprima del tour, il 6 aprile a Roma all’Auditorium Parco della Musica e dieci giorni dopo al Teatro degli Arcimboldi di Milano. «Speriamo che le prime due date vadano bene. Tra un impegno e l’altro sono arrivata al quarto disco e durante il tour sicuramente canterò poco le canzoni del mio secondo lavoro perchè non mi piace».
Ma ad Arisa con chi piacerebbe duettare? «Sicuramente con Franco Battiato. Cantare una sua canzone è stato bellissimo anche se Morgan mi aveva detto che non potevo farcela e invece…Qualche anno fa mi sarebbe piaciuto anche con Vinicio Caposela e poi un altro artista con cui mi vorrei duettare è Paolo Conte, mi metterei anche nel suo marsupio».
E quando gli viene chiesto quale canzone di Sanremo avrebbe voluto cantare non ha dubbi: «Quella di Sinigallia. E’ stato sfortunato perchè tutti noi facciamo sentire i nostri pezzi a qualcuno prima di andare a Sanremo. Il suo frammento è stato divulgato e questo non va bene». Bologna è conquistata dalla simpatia di Arisa che accompagnata solo da una tastiera improvvisa “L’ultima volta” e “Controvento”, scherza e accoglie la proposte di una bimba che le chiede di cantare insieme. Poi non si scompone quando un isolato contestatore grida: “Vai a lavorare in campagna” ed anzi sorridendo risponde: «Andiamoci insieme, ragazzo».
Prima degli autografi c’è una battuta finale per il personaggio del momento che spiega con la consueta sincerità: «Mia madre mi diceva sempre ‘Non ti hanno preso perchè sono tutti raccomandati’ ed io rispondevo ‘Non mi hanno preso soltanto perchè non è il momento!”
Emilio Buttaro