Positivo il bilancio di Trieste Next. Questa affermazione trova conferma nei dati. Le presenze nei tre giorni sono state oltre 30mila, con percentuali di presenze di giovani ai convegni che hanno superato il 70 per cento. Enorme l’affluenza anche al padiglione centrale di Piazza Unità in particolare di famiglie con bambini e studenti delle scuole di ogni ordine e grado. La direzione del Salone stima che siano state oltre 5mila le presenze provenienti da fuori la città di Trieste, con punte percentuali elevate dalle provincie di Udine, Pordenone, Gorizia, Treviso, Venezia, Padova e Vicenza. Oltre 200 gli imprenditori accorsi a Trieste per i diversi convegni e 110 i sindaci del Nordest che hanno visitato la città (molti per la prima volta) dopo la cerimonia della firma della Carta Antispreco. Oltre 200 gli studenti provenienti da tutte le più importanti università italiane che hanno seguito i convegni e 100 i ricercatori accorsi dall’intero Paese per seguire Nordest Technology Transfert e Italia x 10 promosso da Telecom Italia. Al brokerage event dedicato al settore Food&Nutrition, organizzato da AREA Science Park, sono stati 120 i partecipanti di imprese, centri di ricerca e dipartimenti universitari provenienti da sei diversi Paesi: Austria, Croazia, Italia, Serbia, Slovenia e Turchia.
Le aziende private hanno investito su Trieste Next oltre 300mila euro, di cui ne sono stati spesi nel territorio 60mila euro circa in viaggi, vitto ed alloggio per relatori, giornalisti, ospiti di prestigio, ed operatività dello staff che ha operato su Trieste negli ultimi 8 mesi per preparare la manifestazione, 30mila euro in attrezzature tecniche e materiali, oltre 100mila euro in promozione pubblicitaria di Trieste Next (e quindi di Trieste e del suo territorio) sui media nazionali e la restante parte è stata utilizzata per coprire interamente i costi di personale dello staff composto da 20 persone che ha curato l’intera manifestazione. La parte pubblica ha investito una quota quasi analoga, facendosi carico dei costi di tutte le strutture, dalla tensostruttura di Piazza Unità a quello di tutte le sale utilizzate sia per la tre giorni che per le manifestazioni collaterali, per il sostegno alle iniziative dei centri di ricerca del Protocollo di Trieste, per le pulizie, affissioni, etc.
Oltre 100 chilogrammi di formaggio Gran Moravia sono stati offerti in assaggio gratuito ai visitatori dall’omonimo sponsor, 400 bottiglie di vini di diversi produttori offerte per i buffet finali dei convegni, 1.000 i litri di acqua minerale omaggiati da una nota azienda partner della manifestazione ai giovani volontari, omaggiati altresi da 300 volumi offerti da una nota casa editrice e 1.000 i panini omaggiati ai bambini dalla ditta di imballaggi alimentari So4. Da un primissimo sondaggio effettuato presso i ristoratori locali si desume un incremento di vendite di cibi e bevande ha subito un considerevole aumento, con punte significative nelle aree circostanti i principali luoghi della manifestazione.
Fortissima la ricaduta sui media nazionali e internazionali, in particolare per questi ultimi nei media dei Paesi circostanti ma, perfino, su importanti media olandesi. Tra i giornalisti che hanno seguito la manifestazione anche il leader editor del Financial Times, Ferdinando Giugliano, che ha moderato l’incontro su innovare nel food, Riccardo Luna e Marco Panari di Repubblica, Massimo Sideri del Corriere della Sera, Marco Alfieri de La Stampa, Massimo Cirri di Caterpillar e, Davide Paolini e Federico Taddia di Radio 24, emittente che ha anche trasmesso in diretta da Piazza Unità sia il Gastronauta che la Notte dei Ricercatori, manifestazione dalla quale Trieste era rimasta esclusa e che grazie a Trieste Next ha potuto reinserirsi nel circuito mediatico dell’evento.