Vi abbiamo raccontato le fasi salienti del reality della Mediaset, Brat Camp, e adesso siamo alle battute finali. Domani sera, lunedì 1 luglio alle 21.10 su Italia 2, è in programma infatti il sesto e ultimo appuntamento del docu-reality, nel corso del quale, per ben tre settimane otto ragazzi ribelli e problematici, sono vissuti in un accampamento in montagna, a Valtorta. Il gruppo è stato costretto a rispettare le regole imposte dai tutor, come dormire nelle tende, vivere senza privilegi e senza comodità, affrontando prove estreme di sopravvivenza e svolgendo diverse attività nella natura: dal trekking all’equitazione, dal guado di fiumi al free-climbing, dalla pulizia delle stalle alla mungitura degli animali. Inoltre, i ragazzi hanno dovuto assistere i più deboli, lavorando in una casa di riposo.
La psicologa, Susanna Fusari Imperatori, fa un bilancio conclusivo dell’esperienza al campo: «Fin dall’inizio, ho cercato di individuare e puntare sulle risorse che i ragazzi avevano già a disposizione – sostiene -. L’obiettivo era quello di offrire loro maggiore consapevolezza delle loro capacità. In molti, infatti, avevano una rappresentazione di se stessi completamente diversa da quella che percepivano le persone intorno a loro. Credo che alcuni ragazzi, più di altri, ce l’abbiano fatta e sono certa che porteranno a casa un’esperienza costruttiva. Tra tutti Nicolò, Valentina ed Alexa. Il tempo a disposizione non è stato molto e loro tre sono stati velocissimi nel mostrare cambiamenti importanti». La psicologa infine aggiunge: «Nel percorso ci sono state minacce di abbandono, ma non credo ci sia mai stata da parte di nessuno la volontà di lasciare. Forse era solo un modo per capire quanto ci tenessimo a loro».