E se il teatro di ricerca avesse come location alcuni dei luoghi più suggestivi della Brianza? Se per un po’ di giorni gli spettacoli andassero in scena nei giardini delle ville storiche, nelle corti e nelle cascine che sorgono nei pressi del Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Curone e del Parco dei Colli Briantei? Il risultato sarebbe il festival che da ormai sedici edizioni saluta la bella stagione. Sì, perché ogni estate brianzola ha la sua “ultima luna”. Stiamo parlando de “L’ultima luna d’estate”, la kermesse di teatro popolare di ricerca organizzata dall’associazione lecchese Teatro Invito e in programma dal 23 di agosto all’8 di settembre.
Spettacoli tratti da testi di autori come Manzoni, Silone, Pasolini, Cechov e Platone e reinterpretati in chiave contemporanea, aperitivi teatrali con degustazione di prodotti locali, laboratori di recitazione ed eventi dedicati ai bambini si susseguiranno, quindi, per diciassette giorni e lo faranno, come anticipato, all’interno di luoghi che meritano di essere scoperti. Residenze signorili, piccole corti, aie, chiese e cascine della Brianza aprono, quindi, le loro porte al teatro e, tema di quest’anno, all’amore.
“Abbiamo scelto come filo conduttore per questa edizione del festival – spiega il direttore artistico Luca Radaelli – l’amore in tutte le sue forme, anche quelle più scabrose e che potrebbero suscitare forti reazioni. L’amore, dicevo, per un uomo, per una donna. L’innamoramento. L’amore tenero e appassionato. L’amore violento, che tristemente vediamo trasformarsi in omicidio o in femminicidio. L’amore casto, l’amore per un figlio, l’amore di una famiglia, dei tanti tipi di famiglia. L’amore perverso, l’amore mercenario, la pedofilia e l’incesto. L’amore per il prossimo, l’amore per la patria, l’amore verso Dio. L’amore omosessuale, bisessuale, eterosessuale. L’amor platonico, l’amore contrastato, l’amore disperato. L’amore – prosegue – ai tempi della crisi, che rischia di diventare disamore, insofferenza, odio. L’amore per il proprio lavoro, che ancora in tanti dimostrano nella vita di tutti i giorni e che anche noi dimostriamo, arrivando alla sedicesima edizione di questo festival che è sempre più in debito di ossigeno eppure sempre più vivo. L’amore – conclude – che è il mezzo con cui l’uomo può rinnovare la vita”.
Gli spettacoli – Taglio del nastro previsto per venerdì 23 agosto alle 18.30, quando la Trattoria San Benedetto di Sirone farà da sfondo alla dissertazione dal titolo “Un bel sogno d’amore” tra lo scrittore lecchese Andrea Vitali (di Bellano) e lo stesso Radaelli e, in seguito, alla comica e feroce commedia sui crac finanziari italiani con il noto attore Bebo Storti e con Fabrizio Coniglio. Da evidenziare, poi, l’anteprima nazionale di “Oceano di seconda mano” con Laura Curino e Mirko Artuso, in scena il primo di settembre nella Villa Mariani di Casatenovo, e lo spettacolo “Lolita” di Babilonia Teatro, reduce dall’ultimo Festival di Napoli. Ad arricchire il calendario di eventi ci penseranno, poi, i due spettacoli in omaggio a Pier Paolo Pasolini (“Orgia” e “Comizi d’amore”), mentre la grande chiusura è riservata agli altri due nomi noti di questa edizione del festival. Si tratta di David Riondino e Flavio Oreglio e del loro “Cabaret concerto”, sul palco di Villa Cioja di Missaglia nella serata di domenica 8 settembre.
Per info: www.ultimaluna.org
A seguire il programma dettagliato degli eventi: