C’è tanto da vedere e capire in “Taccuini d’artista”, la nuova mostra collettiva allestita nella Sala Azienda per le Arti a Campobasso e appena inaugurata. I curatori Mauro Rea e Donato Di Poce hanno dato fondo a tutta la loro originalità: il primo ha raccolto una infinità di taccuini, appunti, studi, schizzi, icone di ben centotrenta artisti per dodici nazioni rappresentate, tutti rigorosamente catalogati e ben confezionati; il secondo attraverso la cura del dettaglio, la passione e una performance molto apprezzata messa in scena con il chitarrista napoletano Peppe Renne.
Il clou del vernissage si è sviluppato proprio intorno al duetto pittorico-musicale Rea-Renne con quest’ultimo abile manovratore sonoro, eclettico menestrello di un viaggio spazio temporale che ha visto Rea fungere da braccio armato, di pennello, in una rivisitata Stanza di Arles, celebre olio su tela di Van Gogh. Musica colta, studiata ma scevra di barocchismi, e schizzi improvvisati, come in un viaggio onirico breve e intenso. Il quadro di Van Gogh è stato proiettato con originalità e perizia nell’open space della Palladino Company. Spettatori felici di sperimentare con gli artisti, tra una sbirciatina ai manoscritti disposti sui tavoli e un sorso di fresco vino bianco.
Tra i taccuini esposti anche quelli di alcuni molisani, tra i tanti Cinzia Mastropaolo e Mario Serra. Su tutti spiccano quelli di Alda Merini (disegno con dedica) Gianrugerro Manzoni, e del geniale e sempre disponibile Achille Pace che, via Facebook, ha voluto tributare il suo gradimento per l’iniziativa. Quasi un marchio di qualità quello del Maestro termolese.
La dichiarazione– Soddisfatto Mauro Rea coadiuvato come sempre dalla compagna artista Manuela Mazzini, ci confessa:«Quando una serata è così partecipata e arrivano le belle parole di un grande come Achille Pace tutto diventa straordinario e possibile » e continua l’artista ciociaro «cercheremo di esportare questa rassegna anche all’estero».
La mostra resterà aperta fino al 28 luglio. I taccuini sono a disposizione di curiosi e ipotetici, aspiranti Van Gogh.