Riproponiamo la recensione del film Captain Fantastic, uscito al cinema nel 2016. La pellicola andrà in onda stasera, 14 marzo 2019, su Rai 3 alle 21.20.
In questo periodo il Cinema e la Letteratura si stanno dedicando molto al rapporto tra padri e figli, proponendoci diverse chiavi di lettura. Dopo Un padre, una figlia di Cristian Mungiu e Padri e Figlie di Gabriele Muccino, la settima arte si occupa, in un’ottica nuova, di uno dei rapporti umani più controversi con un altro lungometraggio dal titolo Captain Fantastic. La regia è affidata a Matt Ross e il film sarà nelle sale italiane dal 7 dicembre 2016. Chi è il padre? Che cosa rappresenta la figura paterna nella società contemporanea? Nella pellicola il personaggio principale è Ben (Viggo Mortensen), un uomo che cresce i figli lontano dalla ‘civiltà’ come per proteggerli dalle brutture del mondo. Questa non è però una recensione, piuttosto si tratta di un articolo che riflette su un tema molto sentito ed attuale facendosi ispirare dal Cinema. Ebbene? Sono tante le donne che chiedono ai loro compagni una maggiore partecipazione alla vita domestica, compresa la cura della prole. Naturalmente ogni caso è a sé e un papà totalmente assente (non solo fisicamente) è deleterio per i bambini; ho usato però un avverbio proprio per definire una condizione estrema.
Il maschile per antonomasia porta con sé stabilità e s’intreccia con il femminile in un circolo simbiotico. Un padre debole è chi perde autorevolezza e mostra tutte le sue insicurezze magari assecondando i figli in ogni cosa per tenerseli buoni. La divisione dei ruoli, nel rispetto delle specificità e delle predisposizioni di ciascuno, è vitale per una società che subordina l’essere all’apparire. Non c’è un padre perfetto; esiste tuttalpiù un uomo che permette ai figli di sperimentare, rispettando se stesso e la propria natura, con l’esempio (anche sbagliando). Così come fa Ben nel film Captain Fantastic. Senza però imporre la propria opinione e il proprio modo di vivere perché a un certo punto occorre fare un passo indietro.
Nella cultura cinese il maschile è energia che si esteriorizza, è la luce in contrapposizione alle tenebre del femminile, è forza, coraggio, emancipazione. Ognuno, credo, si ritrova il padre che si merita… quel genitore che ha le caratteristiche ‘giuste’ per l’evoluzione della prole. Di per sé non esiste negativo né positivo: qualsiasi esperienza – se abbiamo l’audacia di guardare gli eventi con punto di vista più ‘largo’ – può trasformarsi in una grande benedizione. Sono parole molto forti che alimenteranno il dibattito e che oggi sono poco condivise eppure sono concetti semplici perché tutta la Natura si regge su queste leggi che l’essere umano non può ignorare. Un maschile e un femminile in equilibrio nella stesso soggetto (sia in un uomo e sia in una donna coabitano queste due energie) potrà solo allevare figli equilibrati, forti nelle tante debolezze e decisi nelle molte perplessità. Ecco il trailer di Captain Fantastic.