L’Italia debutta in Brasile con una vittoria e scaccia molti fantasmi che avevano accompagnato la vigilia della gara. Il successo ha firme importanti, quelle di Andrea Pirlo e Mario Balotelli, gli uomini più attesi nel mitico Maracanà di Rio de Janeiro. In mezzo ai due gol anche tanta buona qualità da parte dei nostri azzurri che però concedono troppo agli avversari.
Già dalle prime battute la squadra di Prandelli dimostra di essere in netta crescita rispetto alle recenti prestazioni. Le occasioni iniziano a fioccare dai primi minuti fino a quando arriva il capolavoro di Andrea Pirlo che poco prima della mezzora su punizione sblocca il risultato nel giorno della sua centesima presenza in azzurro. Sembrano mettersi in discesca le cose per la squadra di Prandelli ma dopo soli sette minuti i nostri confezionano un vero regalo agli avversari. L’errore di Barzagli (il miglior difensore italiano delle ultime due stagioni) è clamoroso perchè il giocatore juventino si fa superare da Dos Santos e poi lo stende in piena area azzurra. E’ rigore che Hernandez trasforma impeccabilmente spiazzando Buffon. L’Italia prova subito a reagire cercando di schiacciare gli avversari nella propria area di rigore ma continua a sciupare delle buone occasioni anche ad inizio ripresa e col passare dei minuti gli azzurri abbassano lentamente il ritmo di gioco. Così sono gli avversari che provano a fare il colpaccio ma ecco che arriva il vero botto, quello dell’uomo più temuto. Mancano dodici minuti al triplice fischio quando Giaccherini, uno dei migliori in campo prolunga la palla in area dove giunge Mario Balotelli che si fa largo tra due avversari trafiggendo il portiere del Messico. E’ il gol che decide la partita e che permette all’Italia di agganciare momentaneamente in vetta al girone il Brasile.
Soddisfazione a fine gara per Cesare Prandelli: «Volevamo vincere questa partita e l’abbiamo fatto nel miglior modo possibile giocando un ottimo calcio”. Poi un pensiero ai due uomini-gol: “Per Pirlo le parole non servono, è un esempio per tutti. Mario deve smettere di far vedere i muscoli perchè le ammonisioni contano». E proprio Balotelli ai microfoni Rai spiega: «Bella partita, bella emozione e grande pubblico. Noi siamo qui per fare bene, arrivare in finale e vincere. Contro chi non ha importanza…».
Ma c’è poco tempo per gioire perchè mercoledì è già in programma la seconda partita contro il Giappone di Alberto Zaccheroni.
Potete ascoltare la radiocronaca qui: http://youtu.be/8odbI0MaPsA
Emilio Buttaro