Cosa mi lasci di te è il titolo di un film del 2020 che si può vedere a noleggio su varie piattaforme (YouTube, Apple Tv e Google Play Film). Il 18 gennaio 2023 la pellicola è in programmazione su Rai 1, alle 21.25.
Cosa mi lasci di te: recensione
«Il dolore non distrugge la fede ma la tempra», dice Melissa a Jeremy in una delle scene più toccanti di Cosa mi lasci di te. Questo film tuttavia non segue il percorso di Fede di Jeremy Camp, a differenza di quanto accade nel libro che ha ispirato il lungometraggio. I movimenti di macchina mirano ad ampliare le vedute dello spettatore per dimostrare che il destino è qualcosa che non si può scegliere perché c’è Qualcuno che lo ha già fatto per noi. Infatti, i registi Andrew Erwin e Jon Erwin usano dei campi lunghi e lunghissimi per definire non solo il contesto ma anche per sostenere che la realtà è più ampia di quella che al nostro sguardo, spesso miope, appare.
Eppure la macchina da presa inquadra il Dio Cristiano poche volte e lo fa timidamente; anche le nozze dei protagonisti vengono celebrate non in una chiesa bensì all’aperto, in spiaggia, in California. Forse per dimostrare che questo Dio vive nel Tutto e si manifesta sia nei piccoli che nei grandi spazi.
Non temete però questo film non è per Cristiani convinti, è piuttosto una pellicola sentimentale che racconta una storia d’amore per dirci che il sentimento caro a Cupido ha una sola finalità: cambiare la vita degli amanti compiendo così uno speciale disegno divino. Ognuno di noi può comunque metterci del suo, senza opporre resistenza alle emozioni che l’amore ci dona.
Trama del film
Cosa mi lasci di te è un film commerciale con un messaggio preciso. Il lungometraggio rievoca altre pellicole dello stesso genere, che intersecano l’amore con la malattia per dare movimento alla vita dei protagonisti, sconvolgendola. Da Autumn in New York e Sweet November a Colpa delle stelle e I passi dell’amore si è creato, infatti, un vero e proprio sottogenere cinematografico. Eppure la storia di Jeremy (Kj Apa) e Melissa (Britt Robertson) è unica perché è realmente accaduta.
Il film pone al centro il talento di lui e la capacità di lei di farlo emergere grazie al dolore e alla redenzione risultando però in alcuni momenti confusionario per quanto riguarda le scelte stilistiche. E questo penalizza la resa filmica e quindi la storia che non emerge per quella che in realtà è stata. L’amore per Melissa e il calvario della malattia hanno cambiato Jeremy Camp facendo emergere sempre più il suo dono, un po’ come accade in A Star is Born.
Il lungometraggio racconta la storia del cantante Cristiano statunitense Jeremy Camp, che al College incontra Melissa e se ne innamora. Dopo poco tempo alla ragazza viene diagnosticato un cancro in fase terminale e lui decide di starle accanto…
La pellicola coinvolge abbastanza da far venire le lacrime agli occhi e non solo agli adolescenti. Se volete saperne di più potete vedere il film Cosa mi lasci di te (Maria Ianniciello)