“La spartizione ovvero Venga a prendere il caffé da noi” è una commedia tratta dal celebre romanzo di Piero Chiara. Protagoniste della storia sono le tre sorelle Tettamanzi: Tarsilla, Fortunata e Camilla, vissute nel piccolo mondo di Luino all’ombra del padre padrone (Mansueto, di nome ma non di fatto) e del prevosto, tutte casa e chiesa e piene dei timori e dei pudori di chi il mondo lo guarda da lontano. Tempo e muffa hanno steso su di loro una coltre di perbenismo claustrale e bigotto. Ma dopo tanti anni di vita uguale anche la novità può diventare una forma di felicità, per quanto ambigua ed egoista e può diventarlo nonostante ogni compromesso. In questo caso la novità si chiama Emerenziano Paronzini, un uomo mediocre e di magro sentire, un grigio burocrate armato però di uno scopo preciso: «Una sistemazione coniugale nella quale l’amore non avrebbe dovuto entrare neppure per caso». L’arrivo di Paronzini dà il via a un teatrino di vizi privati e pubbliche virtù, in cui casa Tettamanzi è il palco e Luino la platea; nei piccoli centri, si sa, le voci corrono. Alla fine la scelta cadrà sulla non più giovane Fortunata e la corte inaspettata del Paronzini sconvolgerà l’equilibrio familiare delle tre zitelle, dal momento che ciascuna è determinata a farlo innamorare. All’uomo non resterà che accettare la situazione e farsi “spartire” tra le tre sorelle. Nonostante il matrimonio con Fortunata, infatti, l’uomo riesce a passare da un letto all’altro, accontentando anche le altre due e rendendole felici, convincendosi così di essere diventato il vero padrone di casa, o meglio, il gallo del pollaio. Ma la realtà sarà ben diversa: sono le tre sorelle che comandano il gioco e alla fine saranno loro a spartirselo!
Dove, quando, chi – La commedia sarà messa al Cinema Teatro di Chiasso, nel Canton Ticino, venerdì 22 marzo alle 20.30. A raccontare la divertente cronaca dell’avventura di Emerenziano Paronzini, oltre a Laura Negretti ci saranno Stefania Apuzzo, Alessandro Baito, Maddalena Balsamo, Antonio Grazioli, Franco Maino.
Per info: www.chiassocultura.ch