Il dottor Dolittle strizza l’occhio a Jack Sparrow e lo imita nella vena comica ma non nelle movenze, nei gesti, nell’indimenticabile portamento. E per fortuna, direi, perché ognuno deve somigliare solo a sé stesso pur traendo insegnamento dai predecessori.
Dolittle: trama e recensione del film (podcast in calce)
Al centro della trama c’è un’impresa titanica: il tenebroso dottore Dolittle (Robert Downey Jr) e la sua strampalata ciurma dovranno salvare la regina d’Inghilterra prima che la pianta della Belladonna la uccida creando non pochi problemi a Dolittle e alla sua strana abitazione, dove risiedono animali esotici parlanti.
Ed è proprio questo che differenzia Sparrow dal veterinario più colorito della Settima Arte e della Letteratura, che è noto per la capacità di comprendere il linguaggio degli animali e di farsi capire da questi ultimi. La dote del dottore incuriosisce anche Tommy (Harry Collett), un ragazzo sensibile e volenteroso che si trasforma nell’apprendista di Dolittle avventurandosi con lui in nuovi mondi.
Qui trovi il libro da cui è tratto il film “Il viaggio del Dottor Dolittle”. Ediz. integrale
Dolittle, il linguaggio archetipico e la danza degli opposti
La macchina da presa di Stephen Gaghan si avvale di un linguaggio archetipico e simbolico per raccontare il suo punto di vista sul rapporto fra l’Uomo e la natura ma anche tra l’Uomo e sé stesso, in una dialettica costante che pervade tutto il lungometraggio. L’anima e l’Io. Amore e Psiche. La danza degli opposti.
Ritorniamo alla trama. Dolittle si è allontano dagli altri uomini, perché il dolore della perdita è stato insopportabile. Ha lasciato l’amata, Lily (Kasia Smutniak), libera di ricercare l’Eden e il suo meraviglioso albero. Ritornando ai simboli, possiamo dire che la ricerca, oltre ad essere infruttuosa, ha portato turbamento. Quindi, l’anima si è persa nel tentativo di spiegare l’inspiegabile. Le prepotenze dell’Io sono incarnate nel film da Rassoulim (Antonio Banderas) e dalla spietata corte della regina. Guardato in questa ottica, il film diventa così una pellicola di formazione per grandi e piccini. Un vero e proprio percorso iniziatico per Tommy, un’avventura per noi.
Le linee narrative del film
Nonostante il soggetto e la sceneggiatura (la fonte è la serie di romanzi di Hugh Lofting) siano convincenti, il lungometraggio a livello visivo, è privo della magia che ha pervaso pellicole come Il libro della giungla. C’è, inoltre, una perenne sensazione di incompiutezza e di artificiosità in questo film che comunque porta con sé un messaggio di valore.
Dolittle insegna, infatti, che le doti sono preziose se esercitate tra gli esseri umani. Inoltre, ci invita a ritornare alla semplicità dei bambini, rinsaldando l’antico patto che univa l’Uomo alla Natura e che fu spezzato con la cacciata dall’Eden. Dollitle in sintesi è il viaggio dell’anima che ricerca la pietra filosofale o l’essenza della vita. Un viaggio che viene portato a compimento solo se per fini nobili e rispettando un pianeta che può farci da guida e che ha tanto da raccontare… (Marica Movie and Books)