È morto Giancarlo Bornigia

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Giancarlo Bornigia al premio Mondo notte, maggio 2012. ©mondonotte

Roma-  Piangi Roma, muori amore, splendi sole da far male” cantano i Baustelle in Piangi Roma. E oggi Roma piange Giancarlo Bornigia. A via Tagliamento, il Piper della dolce vita, lo aprì lui. Un infarto, la notte scorsa, lo ha stappato alla vita. Aveva 82 anni, 83 tra un mese circa.

Lui, ritratto nelle fotografie degli anni settanta, accanto a Mia Martini, Renato Zero, Romina Power, Gabriella Ferri. Sembra di vederlo sorridere. Ha portato in Italia, a suo tempo, i big della musica mondiale, come il giovanissimo Jimi Hendrix, o i Rolling Stones, i  Genesis, gli Who e i Pink Floyd

Le notti brave, di tanti nomi che hanno scritto la storia del neorealismo romano e italiano. 

Il Piper in cui passava le serate Pasolini, a sorseggiare drink e a parlare di cinema, di libri, di arte, di cultura. 

Con Bornigia si riscrisse la storia di Roma. Non quella di Cesare o Romolo e Remo allattati dalla Lupa. La storia di una società che stava lentamente cambiando. Una società, quella romana in cui le strade si tingevano di rosso quando il sole tramontava sul Colosseo, i capelli dei ragazzi non si portavano più lungi, né i loro jeans strappati. 

Gli anni vissuti da Giancarlo, non furono docili. Riuscì a creare un impero. Oltre al Piper, proiettò altri due locali di tendenza nella panoramica della sua capitale. Gilda e l’ex Alien, ora Boeme

Nei suoi locali la cultura era di casa. Ha portato nel suo Club le opere di Andy Warhol. E ora, canta Valeria GolinoMi manchi tu, la libertà, tanti LP, Battisti e Mina,mi servi tu, la malattia,che spazza via, la razza umana“.

Ora anche lui, brilla in un cielo immenso, mondiale, dei grandi della terra. L’ultimo saluto lunedì 26 agosto alle 11, nella chiesa di Santa Chiara, a piazza dei Giochi Delfici di Roma. 

 

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