L’estate si sa, è il periodo in cui proliferano Festival di ogni tipo. Ogni luogo ha un evento da organizzare, raccontare, condividere e sarebbe bello potervi prendere parte sentendosi un vero cittadino del mondo. Cultura &Culture prova a farlo raccontandovi, a grandi linee, cosa ci offre l’estate 2013. Oggi, ad esempio, vi parleremo del Festival Pukkelpop, in programma a Kiewit, un villaggio a 7 km a Nord della città di Hasselt in Belgio, dal 15 al 17 agosto.
Eminem, Nine Inch Nails, Prodigy, Slayer, xx, Deftones, Alabama Shakes, Franz Ferdinand, Bat For Lashes e Mars Volta Omar Rodriguez-Lopez sono solo alcuni degli artisti che calcheranno il palco del secondo Festival più importante del paese dopo il Rock Werchter che non risentirà del forfait, dato all’ultimo minuto, da Neil Young & Crazy Horse. Il termine “pukkel” è una parola danese che sta per “foruncolo”, indicando simpaticamente l’idea del patchwork musicale che caratterizza l’evento.
I biglietti, reperibili sul sito ufficiale della manifestazione, costano 89 euro per la singola giornata e 171 euro per l’abbonamento alla tre giorni. In entrambe i casi il costo del ticket è comprensivo dei diritti di prevendita, dello sfruttamento dell’area campeggio e dell’ accesso al trasporto pubblico.
Il Festival esiste dal 1985 e si è sempre contraddistinto per un forte impegno nei riguardi della causa ecologista. Oggi, più che mai, gli organizzatori rinnoveranno questo sforzo cercando di ridurre ancora di più l’impatto sull’ambiente con una serie di eco- iniziative che coinvolgeranno staff, sponsor e artisti. Ampio spazio anche al divertimento con il Salon Fou, le cui porte rimarranno aperte dalle 2 del pomeriggio alle 10 di sera per provare a cercarvi il proprio alter ego. Nel Petit Bazar ci si potrà, invece, calare nei colori e nelle atmosfere del mondo indiano.
Il festival che mira ad essere quanto più “progressivo” e contemporaneo possibile, spazierà, quindi, in un ampio range di generi musicali: dal rock al pop, all’elettronica ala dance, all’hip hop al punk fino all’heavy metal.
Raffaella Sbrescia