Federico de’ Robertis è un eclettico musicista e compositore italiano. Il suo approccio alla musica è molto originale e spesso giocoso. Il segreto del suo successo sta nella sua capacità di lasciarsi trascinare dal magico legame tra suono e immagini. Il risultato è tangibile nelle sue creazioni musicali che, spesso, accompagnano, le immagini dei film del regista Gabriele Salvatores e di tanti altri addetti ai lavori. Fede & gli Infedeli è, invece, il nome della band “sui generis” che Federico ha messo su e con cui ha realizzato “Gita per bambini” , l’album pubblicato lo scorso 15 ottobre.
Fede & gli Infedeli è una compagine musicale composta da nove persone. Come avete raggiunto l’alchimia giusta e come riuscite ad organizzarvi?
In realtà tra di noi c’è una sorta di centralismo democratico, io ascolto le idee e le opinioni di tutti in merito agli arrangiamenti ma, visto che i pezzi li scrivo io, mi riservo il diritto di veto.
Qual è il segreto per interpretare ogni genere musicale come se fosse l’unico da voi praticato? In “Gita per bambini” questo rappresenta sicuramente uno degli aspetti più sorprendenti.
Mmm…non saprei! Credo sia la mia natura: non so fare niente benissimo ma so fa molte cose abbastanza bene. Ascolto davvero molta musica e, avendo la fortuna di lavorare anche con il cinema, ogni volta la mia indole mi spinge a lasciarmi trascinare da questo mondo vorticoso.
Federico, ci racconti quali sono le suggestioni compositive necessarie per la creazione di musica per immagini?
L’aspetto narrativo conta molto all’interno del processo di ispirazione, il regista esprime ovviamente le proprie idee, poi lavoriamo sul montato e questo, per me, rappresenta il momento di maggiore stimolazione. Nelle immagini c’è già un ritmo e, in genere, guardando la scena, mi viene subito in mente qualcosa.
Sono ormai tante le prestigiose esperienze che hanno scandito la tua carriera in qualità di compositore per il cinema. In cosa consiste il sodalizio artistico con il regista Gabriele Salvatores?
Con Gabriele c’è un filo che si è temporaneamente interrotto nei primi anni 2000 perché lui cercava cose diverse, poi nel 2008 ho scritto la musica del docu-film “1960”, poi, ancora, la colonna sonora di “Educazione Siberiana” e adesso, invece, c’è il progetto musicale relativo al film “Il ragazzo invisibile”, sarà un film davvero avvincente con una doppia chiave di lettura. Contemporaneamente stiamo lavorando al progetto mediatico “Italy in a day”: Gabriele è molto entusiasta di questa sfida, il suo ruolo sarà quello di ridurre 180 ore di girato in un un’ora e mezza. Si ritrova a gestire solo il montaggio per cui sarà sicuramente un’esperienza diversa per lui.
Quali saranno le prossime date live e i progetti imminenti di Fede & Gli Infedeli?
Io e i ragazzi abbiamo messo giù questo primo repertorio ma a dire il vero stiamo faticando a trovare date perché, essendo in tanti, ci servono spazi più grandi e i costi sono più alti. In ogni caso siamo contenti di questo progetto e stiamo anche andando avanti con nuove tracce, vediamo che succede.
Qual è l’idea da cui nasce il video del brano “Pum pum pum”?
Il regista Simone Rabassini ha 25 anni ed è davvero molto colto. Ha una grande passione per gli anni ’80 e, quando gli ho raccontato il soggetto, lui lo ha subito contestualizzato in una dimensione precisa creando una metafora di quello che racconto nel testo. Il protagonista è un nerd inconsapevole che vive la forte dicotomia tra controllo e abbandono, due forze che si combattono e che si sovrappongono.
A proposito di video, posso già anticipare che sta per uscire anche il video del brano intitolato “Tango infedele”, sarà un video clip molto serio in bianco e nero con degli sparatissimi particolari a colori.
Raffaella Sbrescia.