Con la morte di Fidel Castro, avvenuta il 25 novembre 2016, finisce un’epoca, cominciata all’indomani della seconda guerra mondiale quando il mondo era diviso in due blocchi e la corsa agli armamenti era un pericolo imminente che interessava e preoccupava tutto il mondo. Oggi ne paghiamo le conseguenze, perché le problematiche del nuovo millennio, compreso il terrorismo islamico, non sono altro che il risultato di quelle politiche. Fidel Castro è morto a Cuba a 90 anni. Insieme a Che Guevara, oggi considerato una sorta di eroe romantico, il fratello Raul e un gruppo di ribelli rovesciò il governo di Flugencio Battista cambiando per sempre le sorti dell’isola.
La rivoluzione cubana, iniziata e portata a termine verso la fine degli anni Cinquanta, preoccupò tutto il mondo, con immediate ripercussioni sui rapporti bilaterali con gli USA perché il governo socialista di Fidel Castro avviò una vera e propria nazionalizzazione delle banche, dei trasporti, delle grandi imprese commerciali, dell’istruzione, dell’edilizia, del settore agricolo, con l’esproprio delle grandi proprietà statunitensi. Gli americani reagirono con un embargo verso Cuba e la situazione precipitò nel 1962 quando missili sovietici furono posizionati sul suolo cubano; immediata fu la reazione del presidente Kennedy che mise in stato d’allerta il dispositivo nucleare. La terza guerra mondiale fu comunque scongiurata ma la guerra fredda continuò facendo sentire i suoi effetti in America Latina che si coalizzò con gli Stati Uniti, contro Cuba e l’Unione Sovietica.
Luci ed ombre, dunque, nella vita di Fidel Castro che per scongiurare qualsiasi ribellione creò un regime dittatoriale. Tutto ciò che è accaduto in Sud America (i golpe e i governi dei militari) è l’immediata conseguenza della rivoluzione cubana. Gli esuli cubani festeggiano la morte di Castro, il cui governo ha (sempre secondo i dissidenti) violato le libertà dei propri connazionali. Lo definiscono un tiranno, certamente con la morte di Fidel Castro cala il sipario su un uomo misterioso che nel bene e nel male ha deciso le sorti di una parte dell’umanità. Io lo definisco uno degli ultimi grandi comunisti della storia e vi consiglio di vedere il documentario di Oliver Stone, dal titolo ‘Il comandante’ che uscì nel 2003.