L’arte racconta, la filosofia spiega. L’arte, con la sua intrinseca capacità di attivare canali percettivi meno sfruttati dall’uomo, muove intimamente l’abilità di ciascuno di riscrivere il proprio cammino. Questo, in sintesi, il pensiero che anima la Notte della cultura, manifestazione che si svolgerà a Galatina (Lecce) il 2 settembre e verrà anticipata da una festa di inaugurazione sabato 1 settembre. La manifestazione è stata presentata questa mattina, 28 agosto 2012, alla presenza dell’assessore alla cultura della Città di Galatina Daniela Vantaggiato e dell’assessore ai lavori pubblici, sport e politiche giovanili Andrea Coccioli. Presenti anche Gigi Rigliaco presidente di Art and Ars Gallery, Dina Risolo presidente di Calliope Comunicare Cultura, Andrea Favatano tesoriere dell’associazione J.as.s., oltre a numerosi artisti e editori coinvolti nella manifestazione. Con installazioni all’aperto e mostre, con la presentazione di libri e performance musicali sparsi per il centro storico della città, la Notte della cultura fa della ricerca e della conoscenza gli strumenti necessari per indagare la realtà mentre la si costruisce, per cercare un migliore rapporto con l’ambiente che ci circonda, dal più prossimo, quello che si crea nelle relazioni affettive, a quello dei luoghi del nostro vivere.
La manifestazione si aprirà sabato 1 settembre presso Palazzo della Cultura alle 20 con l’inaugurazione alla presenza delle autorità e degli artisti e la consegna del “Premio Achille Fedele”. Ma sarà subito festa: la festa dell’arte, della musica e della letteratura. Sempre presso il Palazzo della Cultura si potrà visitare la mostra del visionario artista Raffaele Fiorella, si ascolteranno i versi della poetessa Marthia Carrozzo accompagnati dal commento musicale del sassofonista Emanuele Coluccia e dalle 23 con DN3 si passerà alla sperimentazione elettronica più di avanguardia e si ballerà (ingresso libero). Un progetto di Cesare dell’Anna, Mauro Tre e Guido Nemola di un Electro Jazz che recupera la corposità dei circuiti analogici degli anni ’70 e ’80, con quelle delle nuove frontiere del jazz, il cui sguardo spazia da oriente a occidente, ponendo massima attenzione ai linguaggi dei popoli, dai Balcani al lontano oriente, con radici saldamente ancorate all’Africa dei ritmi vitali e carnali.
Domenica 2 settembre si inizia alle 19.30 si parlerà di quella Taranto che con i suoi fumi e le sue contraddizioni già in tempi non sospetti inquietava gli animi di pensatori e scrittori, si parlerà di come produrre e consumare a Km0, si cercherà di capire come è cambiata questa terra negli ultimi dieci anni riprendendo il treno della Fluid Video Crew. E poi installazioni e performance artistiche sorprenderanno per le strade del centro storico della città. La musica, quella la si potrà incontrare negli angoli delle strade per farsi suonare, o ascoltare.