“Hanno ucciso candy candy” è l’ironico titolo dell’ultimo fenomeno che sta interessando la scena musicale italiana: 9 delle sigle dei più famosi cartoni animati che hanno segnato intere generazioni nell’ultimo trentennio, riacquistano attualità, godendo della nuova linfa conferitagli dalle originali rivisitazioni e gli arrangiamenti del chitarrista e compositore Fabrizio Fedele. Nel disco, prodotto da Optima Italia, Fedele reinterpreta alcuni grandi cartoon da “Occhi di gatto” a “Pollon” da “Lupin” a “Remì” fino a “Lady Oscar” e la stessa “Candy Candy”. Lo splendore pop dei fulgidi anni ’80 si riveste di intimità, strizzando l’occhio ad un mood sorprendemente accurato e cantautorale. Il progetto, integralmente scaricabile, in forma gratuita, cliccando sul sito www.hannouccisocandycandy.com, è accompagnato da un prezioso booklet di 92 pagine con racconti, testi, foto, testimonianze, fumetti e interviste di personaggi di spicco: da Peppino Di Capri a Ivan Zazzaroni, da Maurizio Marinella a Raffaele Cantone. A dare voce alle colonne sonore della nostra infanzia sono alcuni dei più promettenti esponenti della scena musicale indipendente italiana: da Sabba (frontman de Gli Incensurabili) a MisSara, la soul-singer Julce Rescigno, il cantautore Marco Francini, la jazz-singer Fabiana Martone e Pierpaolo Iermano. Il progetto sta riscontrando un successo virale nel mondo della rete e forse l’attenzione mediatica si deve a diversi fattori: non si tratta di una semplice rivisitazione ma di una nuova chiave di lettura di brani cult che, volenti o meno, appartengono al background culturale della maggioranza degli italiani, le nuove sonorità si sposano, inoltre, con grazia ai testi e gli conferiscono un’aura piacevolmente amarcord. In sintesi, più che uccisa Candy Candy è cresciuta.
Raffaella Sbrescia