L’essenziale, il necessario per il benessere della nostra vita quotidiana. E’ il contendere della prima mostra di architettura e fotografia organizzata dall’associazione culturale “1:1 laboratoriounoauno” a Napoli, all’interno della quale saranno raccolte una serie di interpretazioni contemporanee del concetto di existenzminimum tra studenti universitari, architetti, ingegneri, designer, artisti che saranno messi a confronto con la personale visione sul tema data da un gruppo di architetti e intellettuali di fama internazionale. Giovedì 27 giugno alle ore 16.30 l’inaugurazione, presso la Sala delle Carceri di Castel dell’Ovo, titolata “Existenzminimum. Il necessario”. L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli e dall’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e dal Distretto Tecnologico per le Costruzioni Sostenibili Stress. I partecipanti e gli invitati, attraverso due fotografie a colori sono chiamati a restituire, in una propria visione, la concezione dello spazio minimo per una vita adeguata, accompagnata dall’immagine dell’oggetto indispensabile al proprio benessere quotidiano, ritenuto come il necessario. All’interno della Sala delle Carceri di Castel dell’Ovo sarà allestito un recinto composto da quattro pareti in legno, in continuità con il tema dell’esposizione: tutte le immagini del bricolage dei partecipanti, andranno a comporre un quadro di testimonianze eterogenee tra loro, da cui si potranno percepire gli elementi necessari di ciò che è lo spazio adeguato alla vita dell’uomo. Le fotografie sono state selezionate da una giuria composta dal fotografo Gianni Fiorito e dal comitato scientifico dell’associazione. “1:1 laboratoriounoauno” è un sodalizio culturale nato dalla necessità di venti architetti, ingegneri, designer e studenti delle diverse discipline di Napoli di condividere esperienze e interessi al fine di costruire una comunità fisica e virtuale atta alla definizione di ricerche e progetti su specifici temi, stimolando la diffusione e la comunicazione della cultura architettonica contemporanea.
Tra i tanti invitati alla mostra e che hanno accettato la “sfida” troviamo Alberto Campo Baeza, vincitore del prestigioso premio Arnold W. Brunner Memorial per l’Architettura 2013, Carlos Ferrater, direttore dei corsi di Architettura all’Universidad Internacional Mendéz Pelayo di Santander, Jonathan Sergison, premio Tessenow 2006 insieme a Stephen Bates, Fermín Vázquez, docente di progettazione al’Università Europea di Madrid Sono stati invitati a partecipare anche architetti e docenti tra le più importanti università europee, tra gli altri da Napoli Ferruccio Izzo, Cherubino Gambardella, Roberto Serino, Roberta Amirante, Giovanni Multari, Massimiliano Campi; da Milano Gennaro Postiglione, da Vienna Michael Loudon, da Glasgow Christopher Platt, da Dublino Peter Cody ed il sociologo e scrittore di fama internazionale Francesco Morace da tempo impegnato nello studio e nella ricerca sulla relazione tra l’uomo e gli oggetti.
In mostra saranno presenti fotografie di Daniele Agretti, Patrizia Annunziata, Rosa Ascolese, Guglielmo Avallone, Marta Balis, Marco Barile, Adriana Bernieri, Luigi Calabria, Carmela Caldieri, Michela Casillo, Lucia Maria Costanzo, Alessandro Cotugno, Libia Cuomo, Dario D’Acierno, Marianna De Blasio, Marco De Palma, Maria Lucia Di Costanzo, Rosanna Di Fiore, Daria Di Gennaro, Alessandra Di Maio, Luca Di Martino, Alessandra Di Stefano Grimaldi, Beatrice Diazzi, Mario Eduardo Dominguez, Dario Escomputo, Domenico Esposito, Giovanni Fabbrocino, Paolo Ferrarini, Alessandro Formisano, Mumi Garzilli, Mariagrazia Giamundo, Gianpaolo Giorgio, Ciro Iacobelli, Nando Ianuale, Julien Kisa, Paolo Matteo Maggioni, Francesco Maglione, Francesco Miranda, Alessandra Mustilli, Simone Oliva, Angela Palmitessa, Alberto Perisano, Marco Piras, Gian Marco Prisco, Barbara Pulli, Mauro Rosso, Raffaella Ruocco, Sara Schetter, Fulvio Schiazza, Rosa Scognamiglio, Luca Sidro, Mario Siricio, Sara Siricio, Alessio Stabile, Francesca Stabile, Stefania Stridacchio, Umberto Ulisse, Manfred Walzer.