Andrea Nardinocchi è uno degli artisti più promettenti della scena musicale italiana. Il suo primo lavoro discografico, intitolato “Il momento perfetto”, si è aggiudicato il premio di Miglior Album Emergente al Medimex 2013 a conferma del fatto che la tecnica compositiva e le capacità espressive di Andrea sono in grado di incuriosire un pubblico in cerca di freschezza ed originalità.
Andrea, sei giovane, creativo, originale. E’ questo il tuo “momento perfetto”?
Di sicuro è il momento di lavorare, di fare musica e di concentrarmi su quello. Il momento che viviamo non è affatto perfetto, per nessuno. Ecco perché è meglio rimanere coi piedi ben saldi per terra.
Beatbox, loopstation, campionamenti vocali. Ci racconti la tua musica?
Faccio fatica a definire la mia musica, posso dire che parte da ascolti diversi, che ho lentamente inglobato, ed è venuta fuori abbastanza spontaneamente . Loopstation e campionamenti sono stati i mezzi più immediati che mi hanno consentito di comporre senza usare un vero e proprio strumento a ciò si è, poi, aggiunta la possibilità di scrivere, produrre, arrangiare, sperimentare; il risultato è un mix di istinto e spontaneità.
Di cosa parla il brano “Persi insieme” e cosa intende comunicare?
Questa canzone racchiude un incrocio di immagini, di cose, di sentimenti e descrive la relazione come un viaggio.
Che ricordo hai di Sanremo? Ci torneresti?
Il ricordo che conservo dell’esperienza sanremese è traumatico. Ci tornerei sicuramente ma solo quando mi sentirei davvero pronto sotto tutti i punti di vista. Sanremo è davvero utilissimo ma rappresenta una dimensione fuori dalla realtà, ti sottopone ad un grande stress psicofisico e non è facile affrontare il tutto con il giusto distacco.
Che rapporto avete tu ed il tuo produttore Dargen D’Amico?
Dargen e Francesco Gaudesi sono stati i primi a non dirmi soltanto “bravo” e a darmi una pacca sulla spalla, hanno investito tempo e risorse per aiutarmi, sono molto importanti per me e gli sarò per sempre grato. Tra noi c’è amicizia, professionalità ed un reciproco scambio di opinioni.
Che tipo di live proponete tu e Dargen al pubblico nel “Double Billing tour” che vi vede insieme sul palco?
Non abbiamo una scaletta fissa, io apro il concerto e poi facciamo delle cose insieme, improvvisando molto. Per quanto riguarda me, in genere mi gestisco le cose in base alla serata. Certo, non ho una scelta vastissima ma mi diverto a sperimentare dal vivo.
Che idee hai in mente per il futuro?
Sto già lavorando ai brani che andranno a comporre il mio nuovo disco, non ho ancora le idee molto chiare ma il materiale c’è e ho tanta voglia di lavorarci su.
Raffaella Sbrescia
Video: “Persi insieme”