Sono giovanissimi ma amano la musica da sempre. Gli AULA39 sono Marco Poletto, Luca Tosoni, Giovanni Seidita, Agostino Acquaviva, Manuel Botrugno: cinque ragazzi, tutti musicisti, di età compresa dai 17 ai 21 anni. Dopo il primo fortunato singolo intitolato “Scrivimi”, la boy band ha appena intrapreso un minitour di “meet & play” in numerose scuole italiane mentre il nuovo singolo “L’isola” sta già ottenendo ottimi riscontri. Il loro entusiasmo, la voglia di crescere e la passione per la musica rappresenta il mix perfetto perché, se è vero il detto “chi ben comincia è già a metà dell’opera”, c’è da credere che questi ragazzi avranno una lunga strada davanti.
Chi sono gli Aula 39 e come avete incrociato i vostri percorsi?
Manuel: Aula39 è una boyband di 5 ragazzi – cantanti, ma anche musicisti – provenienti da tutta Italia. Abbiamo avuto la fortuna di trovare l’annuncio sul web nel quale si cercavano ragazzi che volevano entrare in una boyband e abbiamo superato un’audizione molto dura e selettiva, durante la quale abbiamo suonato e cantato di tutto, per ore! Adesso, abbiamo l’opportunità di lavorare insieme al nostro progetto musicale mettendoci volontà e coraggio, oltre alla nostra preparazione.
Che tipo di musica suonate?
Agostino: Suoniamo principalmente pop italiano, ma il nostro genere musicale si fonde con altre tendenze quali il brit pop degli anni ’90 e la produzione pop più recente (americana e inglese).
L’ “Isola” è il vostro nuovo singolo. In cosa differisce da “Scrivimi” e cosa racconta?
Luca: Abbiamo voluto introdurre nuovi suoni e nuovi strumenti come il banjo e un beat incalzante cercando di rimanere sempre fedeli al nostro genere! E’ una canzone dal testo romantico e pieno di speranza. L’isola rappresenta simbolicamente la meta su cui vogliamo depositare tutti i nostri sogni e desideri, sempre rimanendo uniti dal forte legame di amicizia che si è formato tra di noi.
Come sta andando il minitour coi “meet & play”? Che tipo di riscontro avete avuto finora e quali sono state le vostre impressioni?
Giovanni: Il nostro minitour e’ iniziato il 5 novembre scorso presso il Liceo Galilei di Roma. I ragazzi ci hanno accolto calorosamente, ci hanno ascoltato, si sono incuriositi e hanno fatto tante domande. Gli incontri nelle scuole sono importanti perché ci danno la possibilità di esibirci e confrontarci con gli studenti che sono quasi nostri coetanei.
A parte il costante aggiornamento del vostro blog che rapporto avete coi social network e quanto pensate possa essere utile ai fini di “fidelizzare” il vostro pubblico?
Agostino: I social network sono il mezzo di informazione più diffuso, non a caso il nostro progetto è nato grazie ad un’inserzione su Facebook alla quale abbiamo risposto. Sempre grazie a Facebook, ma anche Twitter e Instagram, abbiamo poi pubblicizzato i nostri primi passi da boyband, ricevuto i complimenti dei primi fans (che ora sono già un gruppo di quasi 3000 persone sulla nostra pagina ufficiale) e ottenuto molte visualizzazioni (più di 26000 solo per “Scrivimi”) su Youtube. Senza dubbio i social network giocano un ruolo importante perché, almeno per ora, sono il mezzo più veloce per farci conoscere, anche solo grazie al “passaparola”.
Tre di voi frequentano ancora il liceo, come si scandiscono le vostre giornate tra la band e lo studio? Avete anche altre passioni?
Manuel: Lo studio, la musica e… lo studio della musica sono elementi fondamentali delle nostre giornate. Noi stiamo cercando di conciliare entrambe le cose. C’è chi frequenta il liceo e chi invece l’università. Poi le lezioni di canto, le idee per i nuovi brani, lo studio dello strumento e le prove per i live. In realtà, di tempo libero ne rimane ben poco, ma ci basta sapere che ciò che facciamo lo facciamo bene e che il nostro impegno, un giorno, darà i suoi frutti. Poi, altre passioni? La cucina!
Quali sono, secondo voi, i momenti più belli, quali i più utili e quali i più frustranti della gavetta?
Luca: Il nostro percorso è appena iniziato! Vogliamo goderci ogni singolo momento di questo cammino di cui non possiamo conoscere le tappe. Siamo 5 ragazzi che amano fare musica insieme e condividerla con le persone. Ogni momento è bello e utile per la nostra crescita artistica ma anche umana: dalle prime soddisfazioni delle canzoni, all’agitazione prima di un live, da un articolo che parla di noi, alle interviste che teniamo molto volentieri, ma soprattutto i momenti vissuti insieme, negli scherzi e le risate, nell’impegno per realizzare al meglio questo bellissimo progetto. La gavetta è questa: tanta determinazione, tanta voglia di farcela insieme.
A breve uscirà il vostro ep. Potete anticiparci qualcosa a riguardo?
Marco: L’EP conterrà i nostri brani inediti come “Scrivimi” e “L’Isola”, più altri pezzi di stile diverso, in cui però aleggia un certo “british touch”. Tutte le canzoni sono il frutto della collaborazione di tutti noi 5 con i nostri produttori e nascono dalle discussioni, dal confronto e dallo scambio di idee.
Cosa vi aspettate dall’immediato futuro e cosa invece vorreste in un domani più lontano?
Giovanni: Noi speriamo in un futuro pieno di musica e soddisfazioni. È ovvio che tutto ciò richiede sacrifici, ma bisogna crederci senza mai mollare! Noi comunque ci godiamo quello che stiamo vivendo, attimo per attimo, senza lasciarci condizionare dal pensiero di ciò che il futuro ci potrà riservare.
Perché vi definiscono la “nuova” boy band italiana?
Marco: Senza dubbio perchè siamo una boyband, essendo un gruppo di 5 voci maschili piuttosto giovani. Oltre ad essere cinque cantanti, però, siamo anche cinque musicisti e ci piace suonare i nostri strumenti: chitarre, piano, basso, banjo. Siamo una boyband che suona, un po’ atipica!
Quali sono i vostri riferimenti musicali?
Luca: Veniamo da realtà musicali diverse e ascoltiamo anche generi diversi. Tra noi c’è chi predilige la musica italiana, chi quella straniera, chi è più rock, chi preferisce il pop. Ma abbiamo anche molti gusti in comune: capita spesso che dopo una giornata di prove ci ritroviamo attorno al piano e suoniamo canzoni dei nostri idoli: Michael Jackson, Linkin Park, Coldplay, Alex Baroni, Giorgia e molto altri.
Dove e quando vi esibirete nuovamente dal vivo?
Giovanni: Nei prossimi mesi ci esibiremo in alcuni licei di Napoli, Roma, Viterbo e Belluno… non sappiamo ancora di preciso quando, ma non vediamo l’ora di immergerci nella sensazione bellissima che ti fa provare un live.
Raffaella Sbrescia
Foto di: Agnese DiVico Rubini
Il video de “L’isola”