La Fondazione Giorgio Gaber è nata nel 2006, con l’intento di proseguire le attività precedentemente svolte dall’omonima Associazione Culturale istituita all’indomani della scomparsa del noto artista italiano, con l’obiettivo di divulgarne l’opera e favorire un approccio ravvicinato alle giovani generazioni ai contenuti del teatro-canzone gaberiano. Cultura e culture ha intervistato il Presidente della Fondazione, Paolo Dal Bon, il quale ha ripercorso le tappe salienti del primo decennio della Fondazione.
Paolo, Lei è presidente della Fondazione Gaber. Qual è l’idea con cui è nata la fondazione e in cosa consiste il suo ruolo?
La Fondazione Gaber nasce da un’idea degli eredi di Giorgio Gaber e da me che ho lavorato con Giorgio per 40 anni con l’intento di dare un seguito all’opera dell’artista sia per ragioni affettive che per il desiderio di divulgarne la testimonianza alle nuove generazioni.
Il primo obiettivo riguarda la raccolta di tutto il materiale inerente all’attività artistica di Gaber. Abbiamo fatto ricerche, rintracciato foto, registrazioni audio, video e abbiamo raccolto tutto, tuttavia il lavoro non è ancora concluso. Il secondo obiettivo è quello inerente all’attività editoriale: tanti giornalisti hanno pubblicato molti libri, noi stessi abbiamo pubblicato dei dvd (con materiali provenienti dall’Archivio Rai e dalla televisione svizzera), abbiamo ripubblicato la sua discografia e abbiamo realizzato un archivio comprensivo di tutte le pubblicazioni riferite a Giorgio Gaber. Aldilà dell’archivio, l’obiettivo più importante in assoluto rimane quello di avvicinare i giovani, attraverso una forte collaborazione con le scuole, in sinergia con il Ministero dell’Istruzione che ha riconosciuto il valore dell’opera di Gaber. Abbiamo organizzato lezioni frontali con gli studenti con l’ausilio di supporti filmici e i testi di Sandro Luporini. I ragazzi vengono ogni volta stimolati a scrivere opere e a realizzare progetti da consegnare alla Fondazione e periodicamente vengono istituiti dei premi e dei riconoscimenti destinati agli studenti più meritevoli.
Quali sono i contenuti di “Le storie del Signor G?
Si tratta della ristampa dell’unico documento video, esplicitamente voluto da Gaber, che testimonia tutto il suo “Teatro-Canzone”: da “Il Signor G” datato 1970 ai 20 anni successivi: quattro dvd che offriranno la possibilità di conoscere e appassionarsi al linguaggio innovativo di Gaber .
Ci racconta come nasce il Festival di Viareggio?
Il Festival di Viareggio si tiene dal 2004. Giorgio Gaber ha sempre avuto un rapporto molto forte con la Versilia, Luporini era il più pigro dei due ed è per questo motivo che, quando dovevano preparare i testi per il teatro, Gaber si trasferiva in Versilia per 2-3 mesi e pian piano questo luogo è diventato un vero e proprio punto di riferimento anche per i suoi familiari. Il sentimento di appartenenza a questi luoghi divenne tanto radicato che subito dopo la sua scomparsa anche la città Lucca si rese subito disponibile ad organizzare delle iniziative dedicate a Gaber.
E l’iniziativa “Per Gaber…Io ci sono”?
In questo caso si tratta di un triplo cd, comprensivo di 50 tracce in cui gli artisti che hanno partecipato ai Festival teatro canzone Giorgio Gaber si sono cimentati nell’ interpretazione di un testo dell’artista.
Ci parla di Giorgio Gaber dal punto di vista culturale? Quali sono stati i momenti di svolta più importanti della sua carriera?
Gaber può essere seguito da tante angolazioni diverse. La sua sensibilità gli ha concesso di interessarsi agli aspetti del suo tempo e di approfondire le dinamiche che causavano disagio non solo a sé stesso ma anche agli altri. S’interrogava sui problemi individuando false coscienze, false soluzioni e false illusioni e ha condiviso queste riflessioni, anche molto violente e intense, in teatro, con l’intento di confrontarsi con le persone. Il suo approccio è sempre stato molto umile, simile a quello di un amico , non è mai stato un prevaricatore, il suo lavoro era realizzato in vista di un noi, nell’ottica di appartenenza al genere umano.
Quali saranno le prossime iniziative della Fondazione e a cosa punteranno?
Dall’8 all’11 maggio ci sarà il “Premio Giorgio Gaber per le Nuove Generazioni” che, quest’anno, avrà luogo a Viareggio e Camaiore. Come sempre l’obiettivo sarà proporre la figura di Gaber come garante di un certo tipo di approccio alla cultura, all’insegna del rigore, dell’approfondimento, e di un elevato spessore qualitativo.
Raffaella Sbrescia