La Mandragola è una delle più belle e famose commedie rinascimentali italiane, in cui l’altezza della nuova lingua volgare unita alla più feroce e dissacrante critica alla corruttibilità del potere, viene reimpastata, improvvisata e riproposta dalle maschere della Commedia dell’Arte che ne estremizzano non solo gli aspetti più grotteschi, nei contrasti tra natura e cultura, ma ne urlano tutta la forza rivoluzionaria, erede di quell’antico spirito carnevalesco da cui nascono. Un’operazione che ripercorre i processi di messa in scena delle prime compagnie di comici professionisti, che “sporcavano” la composizione alta dei modelli classici con l’odore del gioco osceno e delle urgenze della natura, di cui le maschere sono messaggere. Scritta tra il 1512 e il 1518 e rappresentata tra il gennaio-febbraio del ’18 , in occasione dell’annuncio ufficiale delle nozze del duca Lorenzo de’Medici con Maddalena de la Tour d’Auvregne, la Mandragola fu di nuovo rappresentata a Firenze nel settembre dello stesso anno al ritorno del duca con la sposa francese. Sempre al 1518 risalirebbe la prima edizione con il titolo Comedia di Callimaco et di Lucretia, così come la seconda edizione del ’22 a Venezia; Il titolo attuale comparve solo dalla terza edizione del Calvo nel 24 così come in quella cesenate del Soncino nel ‘26. Rappresentata di nuovo a Roma nel ’20 su richiesta di Leone X e forse ancora nel ’24 su richiesta di Clemente VII, conobbe la scena numerose volte tra il ’22 e il ’26 sia a Venezia che a Modena , e continuò ad avere successo per tutto il terzo decennio del XVI, dopo il quale fu messa all’Indice dall’Inquisizione. Riabilitata dalle spinte anticlericali del post-risorgimento, fu nuovamente ostacolata dopo il Concordato fino al dopoguerra per vilipendio alla religione di stato. Fu definitivamente riammessa con la comparsa sui teleschermi.
Dova, quando, chi – La Mandragola sarà messa in scena questa sera, 27 marzo 2013, e domani sera, 28 marzo 2013, a Roma alle 21 presso Domus Talenti, via Quattro Fontane, 113. La regia è di Gabriele Guarino, la produzione del TeatroSenzaTempo, la compagnia è quella dei Comici Attempati. Tra gli interpreti Luca Gabos, Micaela Bonito, Sara Perri, Alessio Sapienza, Valentina Puccini e Cristian Mazzotta. Le maschere sono di Maschere di Stefano Perocco di Meduna.
Per info: www.teatrosenzatempo.com