A Coverciano è il dopo Prandelli a tenere banco, più che i due imminenti impegni per l’ammissione al prossimo mondiale brasiliano. Ne parlano tutti: tifosi, giornalisti, tecnici e giocatori e in proposito ha detto la sua anche Gigi Buffon, capitano degli azzurri ed in Nazionale da ben 16 anni. «Quello del ct dopo i Mondiali non è un problema – ha spiegato il portierone della Juventus – mi sembra che su questo argomento siano tutti colti da un’ansia intempestiva, invece fa parte del gioco e sapremo gestire la situazione nel modo più naturale possibile. Non scordiamoci che a giugno avremo un Mondiale e, con tutto il rispetto per tecnici e giocatori, l’attenzione sarà tutta al nostro risultato, a prescindere da cosa faranno Buffon, Pirlo, De Rossi o Prandelli».
Già, l’impegno del Brasile non è poi così lontano ed il gruppo vuole al più presto mettere in banca la qualificazione. Per farlo bisogna superare la Bulgaria venerdì a Palermo e la Repubblica Ceca martedì prossimo a Torino. Due successi casalinghi permetterebbero ai nostri di prenotare con due giornate d’anticipo il volo per il Brasile. Nella storia non è mai successo e allora Buffon in aria di record (martedì prossimo raggiungerà Fabio Cannavaro diventando il più presente nella storia dell’Italia), incontrando i giornalisti, spiega: «Serve ancora molta attenzione. Affrontiamo subito la Bulgaria, una squadra compatta che sa ripartire bene e ha esterni pericolosi».
Il mercoledì azzurro, antivigilia dell’impegno di Palermo, ha dato anche altre indicazioni: in mattinata si sono uniti Balotelli, Montolivo e Osvaldo, i tre squalificati che non giocheranno venerdì a Palermo contro la Bulgaria. Supermario è arrivato a bordo della sua fiammante Ferrari a metà mattinata ed i riflettori sono stati tutti per lui, quasi come uno spot per il Gran Premio di Monza di domenica prossima. Senza Balotelli e Osvaldo servono i gol di Gilardino che Prandelli proporrà contro la Bulgaria quale unica punta, supportato qualche metro dietro da Candreva e Giaccherini. A metà campo De Rossi, Pirlo e Thiago Motta e a completare la formazione una difesa con Bonucci e Chiellini centrali ed Abate e Antonelli ai lati, davanti a capitan Buffon, autentico monumento azzurro.
Ancora Gigi: «In tanti anni di Nazionale quella che ho più nel cuore? Naturalmente la squadra del 2006 guidata da un tecnico fantastico (Lippi) e subito dopo ci metto le ultime due di Prandelli. Siamo arrivati secondi all’Europeo e terzi in Confedertions Cup, meravigliando tutti, anche voi in un certo senso».
Emilio Buttaro