A 35 anni di distanza dai fatti – e a pochi giorni dal discusso funerale di Prospero Gallinari – arriva al Teatro di Fontanellato (Parma) La solitudine del re, uno spettacolo che scava nelle ferite ancora aperte della storia italiana raccontando il sequestro di Aldo Moro, in scena questa sera, sabato 26 gennaio alle ore 21.00.
La Solitudine del Re ci riporta a vivere i tremendi anni del terrorismo nel momento cruciale dell’attacco brigatista al cuore dello Stato. Lo spettacolo sviscera la situazione emotiva e politica del Presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro durante i giorni di prigionia nel covo delle Brigate Rosse dopo il drammatico sequestro culminato con l’eccidio di via Fani il 16 Marzo 1978.
L’attore fiorentino Mauro Monni, dopo aver raccontato le vicende e la vita dell’editore Feltrinelli, lavora su un altro caso emblematico della storia del nostro paese per provare a capire e raccontare un’epoca, una società, e anni tanto importanti quanto difficili per la giovane democrazia italiana.
La consapevolezza dell’uomo potente abbandonato al proprio destino, le meschine macchinazioni avvenute al di fuori della prigione col pretesto della “ragion di stato”, le ingerenze dei servizi segreti esteri, fanno di Aldo Moro una figura quasi Shakesperiana. Mauro Monni descrive la parabola discendente di quest’uomo lasciato solo e abbandonato dallo stesso ingranaggio che aveva, pur con mille distinzioni, contribuito a costruire. Un Riccardo III dei giorni nostri destinato al martirio nel nome della fermezza istituzionale, condannato da una giustizia miope cercata nell’uso di armi e violenza destinata inevitabilmente alla sconfitta e all’oblio.
Le musiche originali composte dal compositore Marco Lamioni, i video realizzati dal regista Paul Cameron, fanno rivivere quel clima di smarrimento e indignazione che tanto sconvolse l’Italia intera.