Il Re del Pop è tornato, anche se soltanto per una sera. Ieri il Teatro della Luna di Milano ha ospitato un evento che non si limita a essere uno spettacolo di immagini e di musica, e nemmeno un semplice tributo a un artista straordinario come Michael Jackson. “King of Pop” va oltre, riportando in scena l’arte e l’umanità di uno dei più grandi e indimenticabili performer del mondo. L’energia, la passione, il talento, la grinta di Michael si sono rivisti, per un attimo, attraverso le movenze e la voce di Vittorio Masullo, frontman della band, riconosciuto da Mtv come miglior impersonator in Italia di Jacko.
Sul palco undici elementi, tra ballerini, musicisti, coristi e lei, Jennifer Batten, guest star, colei che ha accompagnato per quasi due decenni, dagli anni Ottanta fino alla fine, il suo Re in giro per il mondo con tournée indimenticabili e incredibili emozioni. La musicista si è esibita con l’inseparabile chitarra elettrica, scatenando il pubblico in platea visibilmente commosso ed esaltato dalla sua presenza.
Due ore abbondanti di show, per rivivere o scoprire il mondo di Michael, dal periodo dell’esordio fanciullesco con i Jackson Five (1970), caratterizzato da canzoni e melodie motown e da brani storici come “I want you back”, “I’ll be there” e “Working day e night”, passando per gli anni Ottanta, in particolare il 1982, anno dell’uscita del capolavoro “Thriller”, l’album più venduto di sempre. Vittorio è incredibilmente simile a Michael, il suo idolo. Si muove e canta come fosse posseduto dallo spirito di Jacko. A volte, guardando la sua performance, ci si dimentica di essere di fronte ad un “sosia”, perché il cuore palpita e freme come se il Re del Pop fosse ancora tra noi. Dopo “Wanna be starting something”, la band delizia il suo pubblico (sono tre le generazioni presenti in sala) con altri brani tratti dal disco dei record”: “Beat it”, “Billie Jean”, “Thriller”, “Human Nature”, tutti accompagnati da splendide coreografie e video con immagini di Michael. C’è spazio anche per alcune perle della storia della musica tratte da “Bad” (1987) e “Dangerous” (1991), album vincitori di numerosi premi e in cima alle classifiche di tutto il mondo per mesi.
“King of Pop” ripercorre anche gli anni Novanta di Jacko, soprattutto il periodo trascorso dal Re con Nelson Mandela, ex Presindente del Sudafrica, simbolo della lotta all’Apartheid e suo grande amico, nonché compagno di battaglie a difesa dei diritti umani e a favore della tutela ambientale. Ascoltare, attraverso la voce di Vittorio, pezzi importanti come “History”, “Don’t care about us”, “Earth Song” e l’incantevole “Man in the Mirror”, dedicata a Mandela, è un’esperienza incredibile. Brani intensi, che commuovono anche grazie alla presenza sul palco di un coro gospel e di 14 piccoli cantanti, simbolo di purezza, innocenza e bellezza che salverà il mondo dalle ingiustizie e dalle guerre.
Tra effetti speciali, fuochi, luci, colori, una decina di cambi d’abito e l’immancabile moonwalker, lo show scivola verso un finale dalle sonorità più crude e rockeggianti, sempre in compagnia della strepitosa Batten che, a colpi di chitarra, affianca e sostiene Masullo-Jackson sulle note di “Black or White”, a conclusione di una serata perfetta all’insegna del Re del Pop.
Silvia Marchetti