Testo “cult” della moderna drammaturgia mitteleuropea, Il Contrabbasso di Patrick Suskind è un ritratto ironico e tutt’altro che indulgente di un certo tipo di figura maschile contemporanea, sospesa tra arroganza e fragilità, e insieme un affresco pieno di sfumature, a tratti amare a tratti esilaranti, del mondo dei musicisti di professione e della loro spesso fragile psicologia d’artista.
Deluso dalla propria carriera in orchestra (non è che “terzo leggio” nella fila dei contrabbassi) eppure fermamente convinto dell’assoluta centralità del proprio ruolo, il nostro protagonista è un depresso, non privo però di una sua rozza fierezza fatta di sensibilità e di un discreto talento. Nella sua condizione di emarginato, di misconosciuto, di “ultimo”, egli vive nevroticamente questa sua frustrazione ma nello stesso tempo la sublima grazie all’ironia, a uno sguardo disincantato sulle umane debolezze, soprattutto a una sua segreta passione per una giovane cantante, purtroppo per lui non corrisposta. Un amore “impossibile” proprio come quello per il suo inseparabile strumento, maledettamente ingombrante eppure così femminile… Il legame con la musica e i suoi misteri diventa il pretesto per uno sfogo che si tinge di giallo tenendoci continuamente in bilico tra la confessione di un fallimento e il riscatto di un estremo atto d’amore.
Come finirà? Fedeli all’autore, lasceremo che le tante debolezze dell’uomo si fondano con gli scatti d’orgoglio dell’artista svelandone piano piano la grande solitudine ma anche la profonda umanità. Una qualità che finirà per coinvolgerci, suscitando in noi, insieme a rabbia e compassione, anche tenerezza, rispetto, complicità. E più di un sorriso! Tanto che alla fine, spiazzati dalla sua latente follia ma conquistati dalla dolcezza insospettabile del suo strumento (il cui suono, come per magia, giunge ogni tanto ad ammaliarci da lontano) potremmo perfino accorgerci di amarlo, almeno un po’. Di musica classica si può anche morire? Forse. Decidete voi se dal piangere o dal ridere…
Dove, quando, chi – Lo spettacolo Il contrabbasso di Patrick Suskind sarà in scena al Teatro Verdi di Milano dal 4 al 21 aprile 2013; la regia è di Gian Luca Massiotta, la produzione è del Teatro del Buratto in collaborazione con l’associazione Otto&Marvuglia. Con Marco Pagani; disegni e luci sono di Marco Zennaro; i costumi sono di Mirella Salvischiani. Oggi Marco Pagani e Gian Luca Massiotta, rispettivamente protagonista e regista de Il contrabbasso, incontreranno nel tardo pomeriggio gli allievi di Milano Civica Scuola di Musica.