Cassio è un giovane fiorentino d’assalto, raccomandato e arrivista; Jago è l’uomo infido che tutti sappiamo, mentre Otello è un migrante che è riuscito a conquistare una posizione importante e soprattutto la bella Desdemona, figlia di un oligarca russo che ha comprato mezza Venezia. Questo e altro ancora in Otello Spritz, la versione della tragedia shakespeariana di Renato Sarti, il regista e attore che sta portando in scena il suo riadattamento, con Bebo Storti, dal 9 al 19 maggio 2013, sul palco del Teatro Studio Expo di Milano. La produzione è del Teatro della Cooperativa.
Nota di regia – Re Lear, Macbeth, Riccardo III, Tito Andronico, Amleto sono padri ingrati, tiranni spietati, feroci assassini, figli incapaci. Anche Otello e Iago fanno parte della galleria degli abietti shakespeariani, ma le nefandezze e le brutalità che compiono non sono legate alla lotta per il potere, come succede per altri villain. Comandante della flotta di Venezia, la più grande potenza marinara del Mediterraneo alla fine del XVI secolo, Otello è l’emblema dello straniero che è riuscito ad affermarsi con successo in una realtà diversa dalla sua, conquistando oltre a un ruolo di grande prestigio, anche il cuore della giovane e bella Desdemona, più ricca di lui. Ma quella che sembrava essere una fiaba a un certo punto si trasforma nella tragedia più cupa, perché nell’animo del “maschio”, come in un vulcano apparentemente sopito, il magma della violenza ristagna ed è sempre pronto a esplodere. Ogni tre giorni in Italia, nei modi più feroci, viene uccisa una donna, e sono molte di più quelle che vengono picchiate e maltrattate. Nelle mani di compagni, fidanzati, amanti, padri e mariti, innocui oggetti d’uso quotidiano si trasformano in armi micidiali: una mattanza che procede nel silenzio più assoluto e reclama un’interpretazione e un finale diversi della tragedia di Shakespeare. Non si tratta di trovare una chiave di lettura intelligente, una recitazione in prima o terza persona più o meno immedesimata o distaccata. Bisogna lanciare un urlo che infranga le pareti del teatro e riecheggi nelle strade, nelle piazze e soprattutto all’interno delle mura “amiche”, che per molte donne sono un autentico inferno quotidiano, in cui si consuma la maggior parte di questi orrendi delitti. Da secoli l’uomo concepisce la donna come una sua proprietà, è ora di finirla, punto e basta. In una riscrittura dell’Otello così concepita, il confine che separa la realtà dalla finzione non può che essere estremamente labile, perché solo così si può ottenere una reazione di autentico sdegno. La distanza che separa l’attore dal pubblico deve essere quasi annullata. E difatti, alla fine dello spettacolo, al pubblico femminile verrà chiesto di prendere direttamente parte al “gioco al massacro” in atto. La catarsi consisterà nello schierarsi platealmente a favore di Desdemona. L’odio profondo verso Otello e Iago inevitabilmente rischierà di riversarsi anche sui due interpreti (Bebo Storti ed io), che hanno dato corpo e voce a due infami senza pari. Per assurdo, il massimo dei risultati sarebbe quello di essere attesi fuori dal camerino da frotte di donne in delirio, che non reclamano un autografo, ma il diritto di spellarci vivi.
Renato Sarti
Scheda dello spettacolo
Piccolo Teatro Studio Expo (via Rivoli 6 – M2 Lanza)
dal 9 al 19 maggio
Otello Spritz
da William Shakespeare
adattamento e regia di Renato Sarti in collaborazione con Bebo Storti
con Renato Sarti, Bebo Storti, Elena Novoselova
scene e costumi Carlo Sala
musiche Carlo Boccadoro
disegno luci Claudio De Pace
produzione Teatro della Cooperativa
con il sostegno di Regione Lombardia – Progetto NEXT 2012
Foto di scena Emiliano Boga
Orari: martedì e sabato ore 19.30; mercoledì, giovedì e venerdì ore 20.30; domenica ore 16.00.
Lunedì riposo
Durata: un’ora e 30 minuti senza intervallo
Prezzi: platea 25 euro, balconata 22 euro.
Informazioni e prenotazioni: www.piccoloteatro.org