BOLOGNA – Per una notte la sua Piazza Grande diventa davvero troppo piccola per contenere l’affetto della gente. C’è un compleanno da celebrare e allora tutti, dagli artisti al pubblico, dai musicisti agli autori provano a sorridere ma quel filo di malinconia diventa il sottofondo di una bellissima e indimenticabile serata. La Piazza è già strapiena tre ore prima e quando parte il filmato in bianco e nero di Mike Bongiorno che presenta Lucio a Sanremo, arriva un boato.
Emozioni che crescono col passare dei minuti: Gianni Morandi impeccabile cerimoniere, con gli occhi lucidi duetta a distanza con il suo amico di sempre in “Vita”. L’eterno ragazzo di Monghidoro aveva detto poco prima ai cronisti: «Per me è stato un amico, un maestro, un musicista straordinario. Abbiamo condiviso momenti davvero importanti e nel giorno del suo compleanno vogliamo far festa con la sua musica».
Arrivano anche i duetti da brividi: Morandi e Renato Zero che cantano “L’anno che verrà” e ancora Giuliano Sangiorgi e Fiorella Mannoia in “Anna e Marco”, Ornella Vanoni e Chiara con “Chissà se lo sai”, Morandi e Andrea Bocelli in “4 marzo 1943”. Tra insert audio, spettacolari giochi di luce e filmati d’epoca e non, il vero conduttore della serata è proprio Dalla, lui che considerava la vita terrena come il primo tempo. Tutti sono per lui, a cominciare dai tanti amici e colleghi che lo hanno accompagnato durante il suo percorso personale e professionale.
C’è Zucchero che dal sagrato della Chiesa di San Petronio gli dedica una singolare “Ave Maria”, c’è Marco Mengoni fresco di trionfo a Sanremo che canta “Tu non mi basti mai” c’è Pino Daniele che con la sua chitarra interpreta “Caruso”, Marco Alemanno che recita col cuore in mano e ancora Gigi D’Alessio con “Disperato erotico stop”. Tra le passioni di Dalla anche lo sport e allora sul palco a cantare e ballare “Attenti al lupo” con Morandi e Iscra Menarini arriva tutto il Bologna Calcio al completo con capitan Diamanti, bomber Gilardino e mister Pioli.
Prima del concerto ogni artista ha voluto ringraziarlo a modo proprio. Samuele Bersani: «Siamo tutti sotto il suo cappello ed è straordinario ritrovare tanti colleghi…». Ron: «E’ un’atmosfera elettrizzante proprio come piaceva a Lucio”. Luca Carboni: “Una serata anomala, unica».
Non potevano mancare poi gli Stadio, per decenni al suo fianco e chi è cresciuto nel mito di Dalla come Pierdavide Carone che da Lucio è stato diretto l’anno scorso a Sanremo e Antonio Maggio che nella città dei fiori quest’anno ha trionfato tra i giovani.
A Bologna e non solo per una notte Dalla è stato davvero accanto a chi lo ha voluto bene per la sua umanità, per quel suo estro unico, per quella smorfia che a volte gli stava stampata sul viso anche quando sorrideva, cantava, si fermava con la gente comune, pensando che quello in fondo era soltanto il primo tempo.
Emilio Buttaro