“Piccole partenze”, il primo album solista del cantautore Gennaro Vitrone, sarà presentato ufficialmente in occasione del Premio Bianca D’Aponte che si terrà il 25 e 26 ottobre ad Aversa (CE). Dopo una lunga carriera che lo ha visto dapprima fondatore del duo Vitronemaltempo, militante della band metal T.R.B. e del gruppo country-folk Nafta, Vitrone approda a questa nuova tappa del suo percorso artistico con una nuova consapevolezza e uno stile raffinato e riconoscibile. Forte di collaborazioni di elevata qualità con Vittorio Remino – Avion Travel, Marta Argenio e Maurizio Stellato, Fabio Tommasone, Almerigo Pota, lo scrittore Ivan Montanaro e Roberto Solofria, in “Piccole partenze” Vitrone lascia confluire tutto se stesso in 11 tracce intrise di raffinata malinconia. Testi spesso brevi ed essenziali si districano tra il cantautorato classico ed originali campionamenti che, nell’insieme, costruiscono un sound riflessivo e sempre pacato.
Il silenzio invocato, sperato, cercato di “Inverno” lascia che le parole più dure si affievoliscano sotto una coltre di gelo e, mentre i colori della vita si sbiadiscono e perdono la loro intensità, “Arcobaleni” di lacrime scintillanti come diamanti infondono speranza ai versi di “Ti ritroverò”. Molto coinvolgente il prologo di “Piccole partenze”: il ritmo della vita è cadenzato da una serie di grigi e di effetti cromatici mentre la distanza diventa assenza nei versi di “Ventiparole”. Il mood del disco è intimista e ricercato e per questo, forse, a tratti algido. Nei ricordi di “Torno al giardino” i frutti dell’ “Odio”marciscono lasciando spazio alla sconfinata forza dell’immaginario in “Dellestate”. Un antico desiderio arcaico di pace trova ispirazione nelle sonorità oniriche ed elettroniche di “Sentinelle” mentre “Il finto fioraio” vende fiori incolori e inodori a ritmo di jazz.
Raffaella Sbrescia