Si è tenuta stamattina la conferenza stampa di presentazione della diciottesima edizione del prestigioso Pomigliano Jazz Festival in programma dal 15 al 22 settembre in alcuni dei più suggestivi siti storico-acheologici della Regione Campania. Tra le testate presenti anche noi di Cultura e culture abbiamo partecipato all’incontro che si è svolto presso il Conservatorio di Musica San Pietro a Majella di Napoli e che è stato presieduto dal direttore artistico dell’evento Onofrio Piccolo. Ad aprire la presentazione il saluto del direttore del Conservatorio, il maestro Elsa Evangelista, il quale ha sottolineato l’importanza che il Festival ricopre all’interno del territorio, ribadendo il forte interessamento di tanti aspiranti allievi alla sezione jazz: «Quest’anno abbiamo ricevuto ben 120 richieste di iscrizione per le sezione jazz a fronte di una richiesta di circa 600-700 aspiranti allievi, questa è per noi una grande soddisfazione».
Presenti alla conferenza anche gli 8 Sindaci dei Comuni che ospiteranno la manifestazione e l’assessore regionale al Turismo e ai Beni Culturali Pasquale Sommese: «Lo spirito che rende vincente questa manifestazione sta nell’idea di investire sull’immenso patrimonio della Regione Campania. L’iniziativa intende, quindi, promuovere e valorizzare le bellezze meno note della Regione, indirizzando il pubblico verso l’interno seguendo perciò, le linee guida del progetto di sviluppo del turismo in queste zone del territorio: l’Anfiteatro Romano di Avella, il rinascimentale Palazzo Mediceo di Ottaviano, Villa Cappelli di Pollena Trocchia, le Basiliche Paleocristiane di Cimitile, sono solo alcune delle immense risorse materiali, immateriali e umane di cui siamo a disposizione». A prendere la parola anche il direttore artistico del Pomigliano Jazz Festival Onofrio Piccolo che ha così introdotto la kermesse: « Il Pomigliano Jazz Festival si consolida in questa nuova veste itinerante consentendoci di confrontarci con luoghi ed itinerari diversi. Il percorso della manifestazione si va a radicare ancora di più nel territorio non solo attraverso la musica ma anche mediante la messa a punto di iniziative che metteranno in risalto la validissima tradizione enogastronomica delle nostre terre».
Realizzate in collaborazione con Slow Food Vesuvio e Agro Nolano, le degustazioni culinarie in programma, vedranno, ogni sera, uno chef alle prese con piatti ispirati alla papacella, al pomorino del piennolo e ad altri succulenti prodotti locali. Attenzione anche all’ambiente con il progetto Green Jazz che, attraverso una serie di iniziative mirate, intende minimizzare l’impatto del Festival sull’ambiente con la riduzione della produzione di rifiuti.
A sottolineare, infine, l’apertura del Festival ai giovani talenti campani è il pianista Francesco Villani, che sarà in concerto al Parco delle Acque di Pomigliano d’Arco il prossimo 20 settembre: «La mia presenza in quest’edizione del Festival è una scommessa che avevamo fatto io e Onofrio Piccolo già un anno fa. Sono davvero felice di far parte degli artisti che parteciperanno alla manifestazione perché si tratta davvero di uno dei pochi festival che ancora assicurano massima serietà e retribuzione a chi ne prende parte».