Tutto pronto a Pozzuoli (Napoli) per la presentazione della VII edizione di Malazè, l’evento archeoenogastronomico dei Campi Flegrei. All’anteprima – che si terrà domani, 12 giugno 2012 alle 17,30 a Villa Taurinus, dimora di epoca romana, in via Coste di Cuma, 24, Monterusciello – parteciperanno Gianni Milano, conduttore Rai, Falvio Castaldo, archeologo, Manuela Piancastelli, giornalista e Rosario Mattera, organizzatore di Malazè. Aprirà i lavori Maurizio Maddaloni della Camera di Commercio di Napoli. Saranno presenti ventuno cantine locali, otto ristoranti di Pozzuoli e Bacoli, cinque stand con cibi di strada, cinque aziende gastronomiche e due associazioni: l’Organizzazione nazionale assaggiatori di formaggi e Degustazione di sigari italiani a cura di www.amicidelladolcevita.it. La Musica è a cura del Gran Caffè Cannavaciuolo di Pozzuoli. Tema di questa edizione è la costituzione del distretto culturale come occasione di sviluppo integrato dei Campi Flegrei. Sarà un’occasione dunque per parlare di vini, archeologia e valorizzazione del territorio flegreo.
La VII edizione di Malazè si terrà dall’8 al 18 settembre 2012
Malazè, l’evento archeoenogastronomico dei Campi Flegrei è organizzato dall’associazione Campi Flegrei a Tavola e si svolge con la collaborazione della Soprintendenza dei Beni Archeologici di Napoli, Le Strade del vino dei Campi Flegrei, Movimento Turismo del Vino – Campania, Consorzio Tutela Vini dei Campi Flegrei, Slow Food Campi Flegrei, Camera di Commercio di Napoli, ComTour Napoli, Associazione Italiana Sommelier di Napoli, I.p.s.a.r. Petronio di Pozzuoli, F.i.p.e. Napoli, Confcommercio Napoli, Chic CharmingItalian Chef, Pro Loco di Pozzuoli, ed è patrocinato da Regione Campania – Assessorato all’Agricoltura, Comune di Pozzuoli, Comune di Bacoli, Comune di Monte di Procida, Comune di Quarto, Parco Regionale dei Campi Flegrei, Azienda di Cura, Soggiorno e Turismo di Pozzuoli.
Curiosità su Villa Taurinus
Nel 2001, a seguito di scavi, è venuta alla luce una villa Romana. L’edificio sorgeva su terrazzamenti in declivio verso il mare ed era composto da eleganti ambienti, alcuni dei quali si aprivano su un “porticus” che guardava verso la costa. Gli ambienti erano sostenuti da due grandi cisterne che costituivano il basamento della villa. Sulla base del nome inciso su una conduttura in piombo dell’impianto idrico della villa si è risalito al nome dell’ultimo proprietario: Quitus Egnatius Taurinus, proconsole dell’Elvetico sotto l’imperatore Adriano. L’ultima campagna di scavi, iniziata nel 2005, ha restituito un nucleo termale e ambienti di pars urbana.