Il diario segreto di Noel: recensione
Quando al centro del plot di un film o di un romanzo c’è un diario o una lettera il successo è quasi assicurato. Nel caso de Il diario segreto di Noel, il film di Netflix, a decretarne il successo non è solo l’ottima storia – che è resa tale anche dalla presenza di un diario – ma sono soprattutto i nostalgici della serie televisiva This is Us.
Per gli amanti della serie americana – che oggi è già quasi un cult – non credo sia stato semplice vedere l’attore Justin Hartley svestirsi dei panni di Kevin Pearson per indossare gli abiti di Jacob Turner, il personaggio principale della commedia sentimentale Il diario segreto di Noel.
Una commedia sentimentale natalizia
Justin Hartley è a suo agio nei panni del suo nuovo personaggio, al quale dona sensibilità e come sempre un tocco di glamour. Jacob, un po’ come accade a Kevin, ha subito un grave lutto e, una volta raggiunta la maggiore età, per allontanarsi dalla sofferenza, ha deciso di non voler vedere né il padre – che lo aveva abbandonato – né la madre che soffriva di una grave depressione post traumatica.
Lontano dai genitori, Jacob ha spiccato il volo ed è diventato un famoso e talentuoso scrittore di romanzi. Ma un giorno, dopo la presentazione del suo nuovo libro, riceve la notizia, tramite una telefonata, che sua madre è morta. Torna così nella vecchia casa dell’infanzia e qui, dopo poco, conosce la figlia della sua babysitter Noel. Rachel Campbell (Barrett Doss), che è stata data in adozione dopo la nascita, vuole conoscere la storia della sua madre biologica e, mentre indaga sulle sue origini, anche grazie a un vecchio diario della mamma, la ragazza comincia a frequentare Jacob.
Il diario segreto di Noel è dunque una commedia sentimentale che strizza l’occhio ad altri film romantici, come per esempio Letters to Juliet (2010) con Amanda Seyfried nel ruolo di una ragazza che conosce l’amore a Verona, nella città di Romeo e Giulietta.
Basato sul romanzo di Richard P. Evans
Il film oggetto di questa recensione è diretto dal regista e sceneggiatore statunitense Charles Shyer ed è basato su un romanzo di Richard Paul Evans, autore della sceneggiatura con Rebecca Connor, David Golden e Charles Shyer.